Negli ultimi anni più che alla pratica si è dedicato più all'"insegnamento", con corsi di scrittura, manuali e soprattutto dirigendo la rivista dedicata a chi scrive, la Writers Magazine Italia, ma ogni tanto il colpo di coda, Franco Forte, lo tira fuori.
Il suo nuovo libro esce da Mursia ed è ancora, come il precedente China Killer, un giallo ambientato in Italia: La stretta del pitone.
Le vittime calzano sandali e un costume da bagno, la scena del delitto si ripete tragicamente uguale, oscuri pittogrammi straziano la pelle delle vittime del Pitone, un assassino che uccide stritolando. Il commissario di Polizia Ivan Durante, costretto su una sedia a rotelle da un incidente d’auto, deve svolgere la più difficile delle sue indagini per affrontare l’ossessione di una mente che ha passato la linea di confine che divide la fantasia erotica dalla psicosi.
Non è il “solito” serial killer quello che si aggira nelle pagine di questo libro, ma un omicida che mette il lettore davanti alla propria morbosità e lo costringe a scegliere da che parte stare. La stretta del pitone è un thriller con un ritmo incalzante e ossessivo che conferma l’abilità narrativa di Franco Forte, uno scrittore che ha dimostrato di sapersi muovere con sicurezza tra i paradigmi del romanzo di genere (è autore di romanzi horror, fantascienza, storici e noir) e nel suo ultimo libro ha costruito una storia che inchioda il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Franco Forte è nato nel 1962. È giornalista e vive nel lodigiano. Ha pubblicato i romanzi storici Il figlio del cielo e L’orda d’oro (2000, da cui è stato tratto uno sceneggiato TV su Gengis Khan prodotto da Mediaset), il thriller China Killer (2000) e i romanzi di fantascienza Ombre nel silenzio (2001, con Luigi Pachì) e Gli eretici di Zlatos (1990). Ha curato i volumi Fantasia, Horror Erotico, Cyberpunk, Terzo Millennio, Strani giorni e diverse antologie edite da Delos Books, casa editrice di cui è direttore editoriale.
Franco Forte, La stretta del pitone, Mursia, pagg. 392, Euro 17,00.
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