Torresola è uno sperduto paesino della Valdarno. Malgrado quello che qualcuno vuol far credere, non dista da Firenze 70 km, quanto si dice in giro. È un posto tetro, con poche attrattive: la Casa del popolo, una Comunità in odore di new age isolata tra le colline, alcune ragazze procaci. È qui che viene mandato Angelo, “chiamato a fare il servizio civile alla Cri, che sarebbe la Croce Rossa Internazionale” come dice lui, “anche se all’inizio pensai fosse il verso di qualche grillo esotico”. E sulle autostrade insanguinate da continui incidenti mortali, tra volontari assuefatti alla visione di cassette pornografiche, infermiere avvenenti e suore terribili, si compirà la sua iniziazione al lato oscuro della vita. La chiave per il passaggio alla consapevolezza? Augusto, un bambino vittima di un fatale e misterioso incidente, ridotto in stato vegetativo eppure capace, stando ai pessimi segnali richiamati nel titolo e disseminati nelle pagine di questo libro, di comunicare con il mondo esterno.
Da questo breve accenno di trama, risultano evidenti i debiti di Carabba. La sua penna dipinge con toni ironici che spesso sconfinano nel caustico uno scenario che è strettamente imparentato con la provincia profonda americana di David Lynch. Un mondo a parte nel quale niente è quel che sembra e la cui superficie non è impermeabile agli echi delle ossessioni di altri grandi autori: dal Ballard di Crash e La mostra delle atrocità al Dick di Ubik, passando per Lansdale e i suoi loschi individui. Messo in questi termini, il libro potrebbe apparire quasi come un romanzo di formazione. In parte è così, in parte no. Perché l’autore dimostra una maturità notevole nel gestire la mole enorme dei suoi riferimenti, e il risultato è felicemente sospeso in bilico tra il macabro e il fantastico, l’onirico e il mistero, in una dimensione che rende quest’opera il prodotto originale di uno scrittore di razza.
Enzo Fileno Carabba, nato a Firenze nel 1966, è autore di diversi romanzi, tra cui il Premio Calvino 1991 Jakob Pesciolini, La regola del silenzio e La foresta finale, tutti editi da Einaudi. I suoi numerosi racconti sono stati pubblicati in antologie sia nel nostro paese che all’estero. Attualmente è al lavoro su un secondo episodio delle avventure di Angelo, il malcapitato protagonista di questa storia folle e angosciosa. Prima che in Italia, Pessimi segnali è stato pubblicato nel 2003 in Francia, nella prestigiosa Sèrie Noire di Gallimard. Come al solito, onore e merito alla collana Black della Marsilio, che ancora una volta ha saputo dimostrare il coraggio mancato ad altri rinomati editori nostrani, pubblicando un libro che è una ventata d’aria fresca nel panorama italiano.
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