Era certamente uno dei più simpatici di tutto il mondo di Star Trek, sia come personaggio sullo schermo che come persona nella vita. James Doohan, ottantacinque anni, canadese, era malato da tempo di Alzheimer, la causa, insieme alla polmonite, della sua morte mercoledì 20 luglio.

Nato nel 1920 a Vancouver, più giovane di quattro figli di un padre alcolizzato, a diciannove anni scappò di casa per arruolarsi nell'esercito canadese, e combatté nella Seconda guerra mondiale partecipando anche allo sbarco in Normandia. Fu colpito da una raffica di mitragliatrice che gli portò via un dito: un colpo al torace fu bloccato dal portasigarette d'argento.

Dopo la guerra cominciò a recitare in teatro e in televisione. Nel 1953 ebbe un ruolo regolare nella serie di fantascienza Space Command; dopo alcuni film e produzioni minori nel 1966 venne scritturato per Star Trek, nel ruolo del capo ingegnere di origine scozzese Montgomery Scott. Montgomery era il suo secondo nome. Oltre al suo ruolo, Doohan veniva usato spesso come prestavoce per altri personaggi.

Dopo la serie classica Doohan diede la voce al suo personaggio nella serie animata, e comparve ancora come Scotty nei sei film per il cinema con l'equipaggio originale e anche in Generazioni. Partecipò anche a un toccante episodio della Next Generation, Il naufrago del tempo (Relics).

Tra le altre serie nelle quali Doohan ha avuto ruoli occasionali segnaliamo Bonanza, Ai confini della realtà, MacGyver e Magnum P.I..

Aveva cinque figli adulti, Larkin, Deirdre, Montgomery, Christopher, Eric e Thomas, e una bambina di soli cinque anni, Sarah. La moglie Wende ha 48 anni.