Scegliere il miglior “mago di cinema” di tutti i tempi. Compito arduo, visti i necessari distinguo e la difficoltà per ciascuno di individuare il proprio best of the best. Ecco quella che è risultata essere la top ten definitiva secondo i lettori di Empire:
10. Woody Allen. Il regista americano adorato dagli europei, grande tessitore di dialoghi e battute fulminanti. Con le sue commedie ha spesso sconfinato in campo fantastico, come in Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Il dormiglione (1973), La rosa purpurea del Cairo (1985), Harry a pezzi (1997). Il suo nuovo film, ancora senza titolo definitivo, è in pre-produzione e per adesso si sa che nel cast ci saranno oltre allo stesso Allen anche Scarlett Johannsson e Ian McShane.
9. Orson Welles. Leggendario regista, dalla carriera prestigiosa ma che non ebbe mai rapporti semplici con l’industria cinematografica americana, alla quale pure ha dato uno dei titoli più acclamati di sempre, Quarto potere (1941). Nel 1938 creò paura e sconcerto tra gli americani, raccontando loro via radio che era scoppiata La guerra dei mondi. Ha interpretato anche molti film, spesso per motivi puramente alimentari, recitando in pellicole come Tepepa (1968) e Il potere di Satana (1972). È scomparso nel 1985.
8. Quentin Tarantino. Talentuoso e imprevedibile regista, nonché attore, con una grande passione per i fumetti e per il cinema sopra le righe delle arti marziali e dei western all’italiana. Lo status di autore culto gli è stato conferito da Pulp fiction (1994). È apparso come attore ed ha co-prodotto la trilogia sui vampiri western iniziata con Dal tramonto all’alba (1996). Ha fatto da Special Guest Director nel film Sin City, adesso nelle sale, e non disdegna neanche fare il regista per serie TV, quali E.R. e C.S.I.
7. Peter Jackson. L’outsider che è arrivato a Hollywood dalla lontana Nuova Zelanda e ha fatto vedere loro come si dirige e produce un progetto considerato quasi impossibile come l’adattamento del Signore degli Anelli, trasformandolo in uno dei più grandi successi della storia del cinema. Ha cominciato con horror demenziali a bassissimo budget come Fuori di testa (1987) per approdare al festival di Cannes e farsi notare come autore grazie al bellissimo Creature del cielo (1994). Per Natale è attesa nei cinema mondiali la sua nuova versione del classico dei classici King Kong, un progetto accarezzato da sempre.
6. Akira Kurosawa. Mitico regista e sceneggiatore giapponese, che ha attirato l’attenzione degli occidentali sul cinema del sol levante. Filmografia sterminata, con titoli come Rashomon (1950), I sette samurai (1954), La fortezza nascosta (1958), omaggiati in molti altri film da altri registi. Ha sconfinato nell’onirico/fantastico in Sogni (1990), uno dei suoi ultimi film. È scomparso nel 1998.
5. Ridley Scott. Inglese, viene dalla pubblicità e da questa ha portato in campo cinematografico una grande cura dell’immagine. Di primissimo livello il fanta-curriculum, grazie ad una doppietta del calibro di Alien (1979) e Blade Runner (1982). Da allora in molti aspettano il suo ritorno alla fantascienza come regista. Questo non sembra avverrà perlomeno per l’immediato futuro, ma Scott dovrebbe tornare attivo nel genere come produttore di una miniserie TV tratta da Andromeda di Michael Crichton.
4. Stanley Kubrick. Americano, trapiantato in Gran Bretagna. Nome immancabile quando si parla dei Miti del Cinema. Filmografia variegata e tutta di straordinario livello, anche come sceneggiatore. Per i lettori di queste pagine, semplicemente, colui che ha firmato quello che è da molti considerato il film di fantascienza definitivo, 2001 odissea nello spazio (1968). È purtroppo scomparso nel 1999 quando si accingeva a girare un progetto a lungo meditato come A.I. Artificial Intelligence, poi realizzato da Spielberg nel 2001.
3. Martin Scorsese. Cineasta newyorkese di origini italiane. Straordinarie abilità di narratore di cinema sia in ambito di film drammatici come Toro scatenato (1980) e biografici, The Aviator (2004). Ha toccato il campo fantastico nel controverso L’ultima tentazione di Cristo (1988) ed in un episodio della serie TV Storie incredibili (1985), nonché come produttore di una versione televisiva di Frankenstein (2004) basata su un soggetto di Dean Koontz.
2. Alfred Hitchcock. Meglio noto come “il mago del brivido”, in realtà affascinato dal voyeurismo erotico e dalla psicoanalisi. Ha rivoluzionato il thiller, e scioccato i benpensanti, con un film di svolta come Psyco (1960) ed ha sconfinato apertamente nel fantastico con Gli uccelli (1963). È scomparso nel 1980.
1. Steven Spielberg. Non può che far piacere che a trionfare nei voti dei lettori di Empire sia un regista come Spielberg, legato a doppio nodo al cinema fantastico e di fantascienza e con una filmografia stracolma di creature fantastiche, mostri, porte dimensionali, forze sovrannaturali, astronavi, visitatori alieni. I titoli sono straconosciuti. Prossima attesa tappa è la rilettura, modernizzata, del classico La guerra dei mondi a proposito del quale ha dichiarato di aver sempre sognato di poterlo affrontare, promettendo un film pauroso e terrificante. Gli spettatori potranno giudicare a partire dal 29 giugno, quando il film arriverà nei cinema di tutto il mondo, Italia compresa.
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