Antracite, l'ultimo capitolo della cosiddetta Trilogia del Metallo che Valerio Evangelisti ha dedicato al pistolero e sciamano meticcio Pantera, è diventato un gioco in rete, che si può giocare collettivamente. Il progetto è stato realizzato grazie all'impegno e alla dedizione di alcuni lettori del Magister e, come riferito dal sito ufficiale di Evangelisti, l'unica discrepanza con la storia originale è la trasposizione della vicenda nel 1929, invece che nell'originario biennio 1875-76.
Il personaggio di Pantera, ci viene assicurato, non è però stato tradito nelle sfumature psicologiche di fondo che lo hanno reso uno dei più riusciti (e dei pochi simpatici) delineati dalla penna dell'autore bolognese. Valerio Evangelisti, che non ha praticamente bisogno di presentazioni trattandosi del più grande autore di fantascienza italiano, amato molto anche all'estero (soprattutto in Francia), è rimasto particolarmente contento dall'ennesima constatazione che i suoi mondi e i suoi personaggi riescano a catalizzare l'attenzione dei giovani lettori. Qualche anno fa era stato anche bandito un concorso per racconti apocrifi incentrati sul più terribile e feroce dei suoi personaggi: quel Nicolas Eymerich, inquisitore aragonese che gli aveva meritato il Premio Urania e la fama; i racconti furono poi editi in un volume della collana Fantascienza.com, I segreti di Eymerich.
Evangelisti ritiene che non possa esitere, per un narratore, un riconoscimento maggiore della passione dei suoi lettori. Ed è convinto che la multimedialità sia uno sviluppo naturale e auspicabile nell'attività di chi scrive.
"Specie in casi come questo" come si legge sul suo sito, "in cui grafica e idee sono talmente buone da costituire un'espansione, e non un fraintendimento, dell'idea originaria. Scettico sugli e-books, e cioè verso un tentativo velleitario di trasportare un medium entro un altro, Evangelisti è convinto che la Rete abbia propri linguaggi, in cui la narrazione di base può essere convertita mantenendo la reciproca autonomia. Questo gioco di ruolo sembra esserne un ottimo esempio.
L'importante è preservare l'ancestrale attitudine umana a narrare storie, e possibilmente "grandi" storie. Oggi Internet e altri media consentono che quelle storie non siano solo fruite passivamente: è finalmente possibile prendervi parte attiva." Il gioco Antracite offre dunque una splendida occasione per l'appassionato di buttare l'occhio al di là della carta stampata, immergendosi davvero nel mondo creato dalla penna del suo autore preferito.
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