Dopo gli ottimi consensi di pubblico e di critica riscossi con Eternal Sunshine of the Spotless Mind (sbarcato qui da noi con il titolo ignobile di Se mi lasci ti cancello), il regista francese Michel Gondry è subito tornato al lavoro per curare la trasposizione sul grande schermo del romanzo Master of Space and Time, di Rudy Rucker.
Rucker è uno dei nomi più interessanti emersi negli anni Ottanta: professore di matematica, programmatore, cantante di una punk-rock band, divulgatore scientifico, filosofo cyberpunk e padre di una nuova tendenza della fantascienza che ha battezzato con il nome di transrealismo e che lui descrive in questi termini: "l'essenza del transrealismo consiste nel raccontare la propria vita reale in termini fantastici". L'eclettismo dell'autore finisce così per riflettersi nelle sue opere, che non di rado risultano caratterizzate da una fantasia sfrenata, un ritmo allucinante e una visionarietà con pochi paragoni. Il suo lavoro più famoso è senz'altro l'ambiziosa tetralogia del *ware, che iniziata con Software nel 1982 è proseguita con Wetware e Freeware e di recente ha raggiunto la conclusione sulle pagine di Urania con Realware. Master of Space and Time risale al 1984 e, dopo essere apparso su Urania come Signore dello Spazio e del Tempo, è stato ristampato per Einaudi nel 1998 col titolo di Su e giù per lo spazio-tempo.
Il romanzo ha per protagonisti una coppia di amici che si trova a disporre di una macchina in grado di tramutare i pensieri in realtà, sconvolgendo in questo modo il tempo e lo spazio così come noi li percepiamo. Le regole della fisica opportunamente controllate minano la coerenza della natura a cui siamo abituati e i due amici si trovano catapultati in situazioni fuori dal comune, su livelli di realtà non ordinari, in una sarabanda di eventi che in linea con gli assunti della fisica quantistica si spingono, se non oltre, al limite del paradossale. Con la capacità che ha dimostrato nella sua precedente fatica, Gondry sembra senz'altro la mano adatta per rendere sullo schermo i mirabolanti effetti della penna di Rucker. E l'attore annunciato dalla produzione per vestire i panni di uno dei due protagonisti, ovvero Jack Black (distintosi in School of Rock per la sua inclinazione alla comicità surreale), lascia ben sperare i numerosi fan di Rucker.
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