La storia della trasposizione cinematografica di Dune del 1984, il capolavoro di Frank Herbert, è una delle più travagliate della cinematografia di fantascienza: il colossal ha coinvolto 1.700 persone che hanno lavorato in 80 set costruiti in 16 teatri di posa e la produzione è durata tre anni e mezzo. Il film, tuttavia, ha ottenuto uno scarso successo, anche a causa della mancanza di fedeltà rispetto al romanzo, che ha indispettito i fan. Una delle critiche più comuni riguarda l’eccessiva quantità di scene tagliate, necessaria per far rientrare il film nella durata media delle pellicole dell’epoca. Negli anni successivi sono uscite versioni leggermente diverse del film, una delle quali montata dalla televisione britannica e disconosciuta da David Lynch in cui appare con lo pseudonimo di Alan Smithee; per rendere ancora più complessa questa vicenda, si favoleggia di una versione di cinque ore mostrata solamente al personale che ha lavorato alla produzione in Messico.
Forte di queste premesse, il sito polacco Bene Gesserit Archive (www.diuna.ats.pl) ha lanciato una petizione per convincere la Universal Home Video a pubblicare in DVD la Director’s Cut della pellicola; tra i firmatari della petizione figura già Ron Miller, production illustrator del film del 1984. È possibile firmare la petizione andando all’indirizzo www.diuna.ats.pl/petition dove è anche disponibile una versione inglese del testo.
David Shin, Director of Interactive Marketing della Universal Home Video, durante un intervento online sul sito www.hometheaterforum.com aveva dichiarato lo scorso settembre che Dune era un titolo che avrebbero “molto probabilmente rivisitato per una nuova release futura”, ma “per i dettagli non esiste nulla di confermato”. A fine marzo la Universal Home Video aveva annunciato che il prossimo 10 maggio sarebbe uscita una versione di Dune su due DVD, ma la data di rilascio è stata poi rimandata sine die senza che venisse fornito alcun motivo, anche se alcune indiscrezioni parlano di un accordo non ancora perfezionato tra la Universal e David Lynch.
Il problema maggiore sembra risiedere nel regista stesso, che non ricorda con particolare piacere quei tre anni e mezzo di lavoro, sia per il fiasco del film al botteghino sia perché, a parer suo, lui non ha avuto il controllo sul prodotto finale. In seguito a ciò, Lynch ha dichiarato più volte di non voler mai più mettere le mani su quel film, anche se molte voci lo davano tra i collaboratori della probabile nuova edizione in DVD del film.
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