Le riprese del film tratto dal libro di maggior successo degli ultimi anni, Il codice Da Vinci, potrebbero slittare, forse a data indefinita.
“Il problema è costituito dalle rimostranze delle organizzazioni cattoliche riguardo le affermazioni del libro che a loro giudizio sconfinano in tematiche blasfeme ed eretiche” ha detto il regista Ron Howard.
L’inizio a questa crociata anti Da Vinci Code è stato il servizio dell’emittente privata tedesca PRO 7 dal titolo Sacrilegio o Leggenda e che tratta degli elementi nascosti dell’ultima cena, del relativo affresco di Milano di Leonardo restaurato, dove sarebbero stati portati in superficie alcuni elementi inquietanti. La gerarchia ecclesiale ha già minimizzato ribadendo che non c’è testimonianza dimostrabile di quanto Dan Brown afferma nel suo libro, ciononostante le organizzazioni cattoliche che in questo momento negli Stati Uniti godono di ampio appoggio governativo giudicano l’interesse suscitato dal libro: “Chiaramente lesivo per i pilastri della fede.” Come ha avuto modo di dichiarare uno dei loro portavoce.
Tom Hanks, sempre su Variety, ha dichiarato di stare rivedendo i termini del suo contratto. “Dopo aver rappresentato il volto pulito degli USA non vorrei legare il mio nome ad un film che rischia di diventare scandalistico.”
Dan Brown, che sta lavorando al suo nuovo romanzo, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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