Samuel R. Delany con i suoi romanzi e racconti è sempre piaciuto alla maggioranza del lettori italiani, ma questo suo romanzo, Dhalgren, un tomo di quasi mille pagine pubblicato dalla defunta Libra Editrice nel 1982, creò aspre discussioni tra quanti lo trovavano un capolavoro e quanti (diremmo in pari numero) non lo avevano assolutamente apprezzato.
La città di Bellona si trova al centro, ormai privo di vita, degli Stati Uniti. Qualcosa è accaduto laggiù... Gli abitanti sono fuggiti, e le strade sono preda di squilibrati e criminali. Il tempo scorre in maniera differente per ciascuno, e nel cielo oscurato da nubi sinistre fanno capolino due lune. In questo luogo disastrato giunge un giovane poeta, amante e avventuriero che ha dimenticato il proprio nome. Conosciuto solo come "Kid", è l'emblema di coloro che vivono nella nuova Bellona: ragazzi, poveri, folli, violenti, sbandati, emarginati.
Costruito su un intricato susseguirsi di eventi frammentari che si fondono progressivamente, tenendo il lettore in sospeso fino alla fine, Dhalgren è un romanzo controverso, ambizioso, intrigante e scandaloso, che tratta in modo brillante di sesso, generi, razze, classi, arte e identità.
Dhalgren di Samuel R. Delany (Dhalgren, 1974), traduzione di Maurizio Nati, Fanucci Editore Collezione Immaginario, pag. 894, euro 19,00.
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