Anche quest'anno si è conclusa la Deepcon, quattro giorni che nel nostro calendario sono sempre segnati col rosso della festa. Partecipiamo a convention di fantascienza ormai da un quarto di secolo, e le Deepcon sono ai primi posti tra le edizioni più divertenti. Soprattutto per l'atmosfera molto amichevole, dovuta probabilmente in buona parte alle persone stesse che lavorano nell'organizzazione infondendovi la propria ospitalità e il proprio entusiasmo. Chi ha partecipato alla convention vi ha trovato anche quest'anno stimoli di ogni tipo: dal piacere intellettuale nell'ascoltare un personaggio brillante come Roberto Vacca, al fascino nel partecipare alla testimonianza diretta di chi, come Jeremy Bulloch e Garrett Wang ha vissuto dall'interno la produzione di saghe come Guerre Stellari e Star Trek Voyager, alla piacevole partecipazione a conferenze e presentazioni alle quali è sempre seguito un ampio dibattito col pubblico in sala, fino all'aspetto più goliardico del murare la camera di conevnuti andati a dormire più presto del solito con la carta igienica...
Erano presenti alla Deepcon delegazioni di diversi club - Yavin IV, Sg-1 Italy Fan Club, Farscape Italian Club, 501 Legione e altri - lo stand del Delos Store per la vendita di libri, lo stand dei gadget e delle magliette e quello dell'Amref che raccoglieva donazioni a favore dello sviluppo dell'Africa.
Una curiosità: la netta predominanza al convegno di computer Apple... oltre ai due "Mac mini" installati alla regia, diversi relatori, sia italiani che americani, hanno utilizzato i computer della mela come supporto per le loro proiezioni.
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