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di Luigi Pachì
e Silvio Sosio

L'alba dei robot
Questo scorcio finale del secolo sta vivendo un clima di entusiasmo per il progresso scientifico e tecnologico che non si vedeva più dalla fine della seconda guerra mondiale. L'avvicinarsi del Duemila sta convincendo la gente che, tutto sommato, il futuro è già qui o è a portata di mano. La diffusione di internet, l'esplorazione di Marte, la clonazione, ora persino la possibile sconfitta del cancro: la fantascienza ormai è la cronaca quotidiana.

Eppure, manca ancora un protagonista della fantascienza classica: il robot.

Oh, certo, ci sono un sacco di "cose" chiamate robot, dai bracci semintelligenti che montano automobili e computer ai frullatori multiuso. Ma voi sapete cosa intendiamo: i buoni vecchi automi antropomorfi, magari dotati delle asimoviane tre leggi. Eppure da un certo punto di vista potremmo stare per assistere all'avvento dell'era degli androidi.

Vi ricordate quell'episodio di Star Trek in cui Tasha Yar seduce e si porta a letto Data? Forse una scena del genere potrebbe non essere così lontana.

Secondo alcuni il successo di internet sarebbe dovuto soprattutto alla diffusione dei siti pornografici. Noi ci opponiamo con tutte le nostre forze a questo genere di affermazioni, tuttavia è indubbio che il sesso è una fortissima molla economica, e forse la robotica potrebbe trovare proprio in questo settore la spinta giusta.

Ha fatto scalpore di recente l'entrata sul mercato della Real Doll, una azienda giapponese che produce l'evoluzione moderna della "bambola gonfiabile". Ciò che ha fatto scalpore è l'impressionante realismo di queste nuove bambole. Pelle sintetica, carne al silicone, uno scheletro in grado di simulare qualunque movimento umano. I costi del prodotto sono elevatissimi, nell'ordine delle decine di milioni, ma senza dubbio non sarà difficile trovare una clientela.

Pensiamo, però, che proprio l'estremo realismo di questi manichini metta drammaticamente in evidenza la loro più grave lacuna: la completa passività.

Non ci stupiremmo quindi se i produttori decidessero, a un certo punto, di aggiungere al silicone un po' di silicio, ovvero di elettronica. Un sintetizzatore vocale per pronunciare frasettine adeguate ed emettere gemiti sempre più contestualizzati agli stimoli, un po' di sudore sintetico, e qualche servomeccanismo per mettere la bambola in grado di fare qualche movimento.

Piano piano i ricchi clienti che potranno permettersi questi giocattoli cominceranno a chiedere non solo prestazioni sessuali. Sarebbe anche utile, per dire, che il manichino fosse in grado di ricevere ordini vocali, che si occupasse dei lavori domestici (come in un famoso film di Alberto Sordi), che fosse in grado di conversare amabilmente col proprio padrone. Provvedendo sempre, naturalmente - per estensione delle Leggi della Robotica - a dargli ragione e ad accontentarlo in ogni tipo di desiderio.

Siamo sicuri che i rapidi progressi dell'informatica saranno in grado di fare il resto. E fra una decina d'anni potremmo davvero trovarci ad avere a che fare con robot investicatori come R. Daneel Olivaw o con ufficiali d'astronave come Data. O, ancora più probabilmente, con qualcosa di simile alla Pris di Blade Runner, magari proprio con le fattezze di Daryl Hannah...

Prima di venire al contenuto di questo numero, vogliamo ringraziare la redazione del sito Alice.it e la giuria, composta da Franco Cardini, Furio Colombo, Alberto Contri e Luca De Biase, per aver selezionato Delos Science Fiction fra i 10 migliori siti italiani dedicati alla cultura, e tutti coloro che ci hanno votato permettendoci di classificarci al primo posto assoluto. Stiamo parlando di Cult 1998 (http://www.alice.it/cult.htm), un'iniziativa giunta al secondo anno organizzata nell'ambito del Salone del Libro di Torino. E già che ci siamo, non possiamo trattenerci dal chiedere il vostro voto anche a un'altra iniziativa, il Premio WWW bandito dal quotidiano Il Sole 24ore. L'operazione è semplice: basta andare all'indirizzo http://www.ilsole24ore.it/premiowww e votare www.Fantascienza.com nella categoria arte e cultura. Lì la competizione è davvero agguerrita: fate fare bella figura alla fantascienza su internet!

Bombetta e ombrello, dicevamo sull'editoriale scorso. Dobbiamo deludere tutti coloro che pensavano che avremmo fatto uno speciale su Charlot (un po' difficile da inquadrare in chiave fantastica). Parliamo invece di un'altra bombetta e di un'altro ombrello, quelli di John Steed, protagonista maschile della famosa serie inglese The Avengers, nota da noi come Agente Speciale. Anche se, in effetti, ancora più di John Steed è famosa e molto amata la protagonista femminile, Emma Peel. Fra qualche mese uscirà sugli schermi il film che ripropone questa famosa coppia di agenti segreti, con Ralph Finnies nel ruolo che fu di Patrick Macnee e Uma Thurman che prende il posto dell'ormai anziana Diana Rigg. In questo speciale Enrico Barbierato traccia la storia di questa serie televisiva, trovando una quantità impressionante di notizie e curiosità - arricchite da molte foto - mentre Marco Spagnoli ci dà qualche anticipazione sul film.

Sembre restando in ambito cinematografico, abbiamo fatto lo scoop: siamo andati a intervistare Lorella Cuccarini! Che c'entra la più amata dagli italiani con la fantascienza? Ebbene, dopo varietà e sceneggiati televisivi, Lorella esordirà nel cinema proprio con il prossimo film di Star Trek! Anche se, come testimoniano le foto nel nostro servizio, non è la prima volta che la Cuccarini ha recitato con la divisa della Flotta Stellare...

Per la letteratura abbiamo un'intervista con l'autrice italiana più prestigiosa: Mariangela Cerrino, che ha vinto quattro premi Italia e ha raggiunto il successo editoriale con la saga - in parte fantastica - dei Rasna, ovvero degli Etruschi, che in questo periodo è di nuovo in libreria in una nuova versione riadattata. Per i bibliofili offriamo anche una bibliografia completa. E una bibliografia la offriamo anche per il guru del cyberpunk William Gibson, l'autore scelto questo mese per la serie Conoscere. Da non perdere poi l'interessante relazione di Vittorio Catani sul tema "L'apocalisse del corpo".

Abbiamo un report sulla convention sarda, la Tau Ceti Con, e fra i racconti vi segnalo Bambilo molle di Gianluigi Zuddas, già apparso vent'anni fa su Robot, che pubblichiamo in occasione dell'uscita del suo romanzo Amazon presso l'Editrice Nord. Zuddas resta a nostro avviso uno dei migliori autori italiani; purtroppo, negli ultimi anni ha praticamente smesso di scrivere, anche se la sua prosa può essere in qualche modo apprezzata nelle molte traduzioni che gli affida l'Editrice Nord.

Per questo mese è tutto: vi diamo appuntamento a luglio per il numero estivo.

Buona lettura.