Alcuni ricercatori dell'Università di Toronto hanno sviluppato un nuovo materiale plastico in grado di catturare l'energia solare nella banda a infrarossi. L'applicazione di un materiale con queste caratteristiche potrebbe innovare la tecnologia a pannelli sollari al punto da permettere la costruzione di dispositivi energetici con un'efficienza cinque volte superiore agli attuali, senza contare l'enorme vantaggio di avere pannelli sollari funzionanti a pieno regime anche in caso di tempo nuvoloso. La realizzazione del materiale è stata portata a termine sfruttando procedimenti di nanotecnologia, combinando nanoparticelle progettate appositamente per questa applicazione derivate da materiali semiconduttori, che costituiscono l'elemento sensibile, con un opportuno polimero che funge da supporto. Le dimensioni estremamente ridotte delle nanoparticelle - si parla di particelle dai 2 ai 4 nanometri (un nanometro corrisponde a un miliardesimo di metro) - consentono loro di rimanere sospese in qualsiasi solvente utilizzato e questo conferisce a questo materiale la possibilità di essere utilizzato anche sotto forma di vernice. A questo punto non è più "fantascienza" considerare la possibilità di realizzare indumenti verniciati con questo materiale in grado di "generare" energia per dispositivi portatili come telefoni cellulari o computer palmari. Ma anche nel campo della trazione, il nuovo materiale potrebbe avere una notevole applicazione, perché veicoli elettrici verniciati con questo materiale potrebbero ricaricare continuamente le proprie batterie. "I raggi del sole che raggiungono la superficie terrestre portano 10.000 volte più energia di quella che consumiamo", ha spiegato Ted Sargent, uno degli inventori del nuovo materiale. Del resto, i calcoli hanno dimostrato che con ulteriori miglioramenti nell'efficienza del materiale e combinando celle fotovoltaiche sensibili alla luce visibile con quelle sensibili all'infrarosso, è ragionevole pensare di raggiungere una percentuale del 30% di energia radiante solare catturata dai dispositivi, mentre le migliori celle solari disponibili oggi raggiungono solo il 6%. Secondo Sargent basterebbe ricoprire lo 0.1 per cento della superficie della Terra con pannelli solari molto efficienti, per sostituire in linea teorica tutte le nostre centrali con una fonte di energia assolutamente ecologica e rinnovabile.
Una nuova frontiera per l'energia solare
Inventato un nuovo materiale che potrebbe rivoluzionare il panorama delle fonti energetiche alternative
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Fonte: LeScienze.it, University of Toronto
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