“Scrivo queste parole come atto di speranza. La razza umana nella sua interezza ora conta solo 50.000 anime. In un solo giorno, nel volgere di poche ore i Cylon hanno travolto le dodici Colonie di Kobol utilizzando armi nucleari e non si sono fermati nemmeno davanti alla nostra resa incondizionata.

Dicono che Dio stesso li guida contro l’umanità, ormai troppo debole per continuare adesistere.

Hanno portato il loro attacco anche attraverso la rete dei computer, solo il Galactica si è salvato perché mi sono sempre rifiutato di connetterlo al network, tutti gli altri Battlestar sono stati distrutti.

Adesso siamo in fuga, e questa nave rappresenta l’ultima speranza dell’umanità.

So bene che non è finita, che i Cylon ci stanno inseguendo. Dopo quarant’anni di silenzio i nostri schiavi meccanici si sono evoluti fino a raggiungere e superare l’umanità che tanto disprezzano. Ora si mimetizzano in mezzo a noi, sotto forma perfettamente umana. Il dottor Baltar, collaboratore scientifico del nostro presidente Roslin dice di aver trovato un modo per individuare i Cylon umanoidi. E’ una buona notizia, come anche il fatto che mio figlio Apollo e la sua collega Starbuck sono sopravvissuti, anche se in questo momento sono altre le mie priorità.

Un ultimo pensiero in quest’ora oscura della storia dell’umanità: avverto un inspiegabile senso di eccitazione, e so che non proviene dai miei pensieri coscienti.

Ci prepariamo a percorrere rotte inesplorate, e credo che potremo trovare quanto ci serve per ricacciare indietro i draghi proprio in queste latitudini.”

Comandante William Adama.

Su SciFi.com è partito il conto alla rovescia per la nuova serie regolare destinata a rinverdire i fasti di Battlestar Galactica.

L’anno scorso lo stesso canale esordì nelle produzioni indipendenti ad alto costo con una miniserie di quattro ore che riportava sullo schermo le avventure dell’ultimo drappello di umanità disperso tra le stelle e cacciato dai robot malvagi; il successo decretato a quell’avvenimento ha portato alla produzione della serie regolare.

Il timone è sempre in mano a Ronald D. Moore (apprezzato produttore e autore di diversi episodi di Star Trek Next Generation, uno su tutti il doppio episodio finale All Good Things) e David Eick (che si è fatto le ossa con Sam Raimi producendo American Gothic, Hercules e Darkman).

Il cast degli attori comprende Edward James Olmos (il tenente Castillo in Miami Vice, ma anche Gaff in Blade Runner) nel ruolo del comandante Adama, Mary McDonnell (Donnie Darko) in quello del presidente Roslin, Jamie Bomber (Hornblower) sarà Apollo e Katee Sackoff (al suo primo ruolo importante) la bionda Starbuck (Scorpion), rappresentando la prima delle differenze rispetto alla serie originale. Dunque niente coppia in stile anni ottanta con il buono e lo sciupafemmine, ma un aggiornato e politically correct uomo/donna colleghi piloti dei famosi caccia Viper.

Boomer sarà invece Grace Park (Edgemont, Dark Angel, Immortal), pilota di classe Raptor.

Ma le sorprese non finiscono. I Cylon sono capaci di assumere un aspetto umanoide indistinguibile, e l’ambiguo dottor Baltar (James Callis, anche lui al primo ruolo di spessore) si barcamenerà tra le esigenze di difendere gli ultimi umani, il desiderio di potere e l’inevitabile fascino della Cylon femmina più seducente mai apparsa, ovvero Number Six che, pur avendo “un numero in meno” rispetto a Sette di Nove di voyageriana memoria non sfigura affatto nell’interpretazione di Tricia Helfer che, dopo essere stata una indossatrice di lingerie per Victoria’s Secrets sta tentando la carta dell’attrice televisiva.

Nel cast farà la sua apparizione per alcuni episodi anche Richard Hatch, l’Apollo della serie originale, al quale verrà riservato un ruolo definito "alla Nelson Mandela" di capo politico e carismatico.

SciFi Channel sta lanciando proprio in questi giorni la proposta di dialogo interattivo tra i produttori e autori e il pubblico, infatti è possibile, attraverso il sito SciFi.com inviare domande agli autori che risponderanno in diretta durante uno speciale televisivo di mezz’ora dal titolo Battlestar Galactica: Lowdown che rappresenterà un succoso antipasto alla serie e andrà in onda il 14 gennaio prossimo.

Moore ed Eick per ora hanno anticipato che le storyline, pur mantenendo sempre un alta percentuale di azione, esploreranno anche argomenti di attualità, quali il giudizio sulla guerra, sul fanatismo religioso, e presenteranno un ottica meno spiccatamente dualistica tra i buoni e i cattivi.

La serie dovrebbe debuttare a marzo.