La guerra tra i mondi di Midkemia e Kelewan si è conclusa: il Regno delle isole si prepara a vivere un periodo di pace e a festeggiare il matrimonio tra il principe Arutha di Krondor e la principessa Anita. Ma la tragedia é in agguato: nel giorno delle nozze, la principessa é colpita da una freccia imbevuta di un erba velenosa nota come Silverthorn, così rara e misteriosa che tutti i rimedi conosciuti per contrastare i suoi effetti risultano inutili. E mentre la vita della giovane si spegne lentamente, Arutha si convince che l'unica speranza per salvarla sia spingersi fin nella lontana Sarth, dove sorge una antica abbazia che custodisce più conoscenze di qualsiasi altro luogo del Regno. Così, in compagnia di un mercenario, di un menestrello e di un giovane ladro, il principe si mette in cammino, addentrandosi in lande oscure e piene di insidie, anche perché, dal Nord, sta per abbattersi su di lui una forza tenebrosa che attende soltanto il compimento di una spaventosa profezia per sconvolgere il regno di Midkemia.
Si tratta del romanzo L'incantesimo di Silverthorn di Raymond E. Feist (Silverthorn, 1985, traduzione di Annarita Guarnirei, Editrice Nord, pag. 336 - Euro 17,00), secondo libro della Saga del Riftwar, dopo Il Signore della Magia (edito sempre dalla Nord). La saga si concluderà con Scontro a Sethanon, che presumo di prossima pubblicazione.
Di feist ricordiamoo che è in corso di pubblicazione anche la saga del Conclave delle Ombre il cui primo volume L'artiglio del falco d'argento è uscito in libreria nel marzo del 2003
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