Uno dei più apprezzati autori di fantascienza dell'ultima generazione, in Italia e non solo, è senz'altro Greg Egan. L'autore, nato in Australia, appartiene al mondo della sf tecnologica e ha già alle sue spalle diverse opere sia lunghe che brevi tant'è che Urania ha già pubblicato due sue antologie (Luminous, Urania 1412 e Axiomatic, Urania 1470) e adesso pubblica il terzo romanzo (dopo Distress, Urania 1437 e Diaspora, Urania 1461). Urania 1490 presenta infatti La scala di Schild (Schild's Ladder, 2001, per la prima volta su Urania un volume di Egan non mantiene il titolo originale che viene tradotto in italiano). La storia prende il via da una situazione che si è venuta a creare a seguito di un esperimento pienamente, anzi troppo, riuscito da parte di un gruppo di scienziati capitanati del professor Cass. In una lontana stazione spaziale riescono a creare un area di neo-vuoto che divorerà, con velocità crescente, i sistemi solari circostanti, facendo sì che l'umanità sia costretta a una perenne fuga. Con un inizio al limite del saggio scientifico e un dipanarsi della vicenda sempre più avvincente e incalzante Egan riesce, ancora una volta, ad appassionare il lettore senza annoiarlo, nonostante la sua scrupolosità scientifica raggiunga, e alcune volte superi, quella del miglior Crichton. Il nostro giudizio, più che positivo, come sempre quando si tratta di Egan, è purtroppo viziato dal fatto che chi scrive ha un debole per il giovane autore australiano.
Interessante anche lo Speciale Urania 18 che propone un'antologia di racconti di autori del calibro di Simmons, Haldeman, Silverberg, Evangelisti ecc. che cercano di immaginare come sarà il nostro pianeta nel 31° Secolo. L'antologia pubblicata la prima volta nel 2000 con il titolo Destination 3001 è curata da Robert Silverberg e Jacques Chambon.
Infine Urania Collezione, in edicola dal prossimo 15 settembre, presenterà il classico di Alfred vanVogt Le armi di Isher (The Weapon Shops of Isher, 1951).
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