Nonostante il "fallimento" della prima edizione, il cui vincitore è risultato un racconto così bello (per quanto in modo sottile) da essere pubblicato su Robot 43, riecco alla carica lo Svic, ovvero lo "Star Vic Italian Club", il club dei fan di Vittorio Curtoni, che "in collaborazione con se stesso" come recita il bando con l'intento di testare per la seconda volta la vena creativa degli autori nostrani, indice una nuova edizione del suo premio letterario, la SVICcata dell'anno.
Il regolamento in sintesi: il premio è aperto a tutti, compresi i tesserati dello SVIC: le uniche esclusioni previste riguardano quei soggetti che abbiano rapporti di parentela con i giurati fino al sesto grado, chi abbia vinto negli ultimi dieci anni il premio Hugo o il Nebula, chi abbia avuto di recente contatti oltre il secondo tipo con oggetti non identificati e il vincitore dell'ultima edizione del premio. Ogni partecipante dovrà inviare un solo racconto di fantascienza (sono esclusi il fantasy, la science fantasy, l'horror, l'Heroicgoticpunk e le dimensioni oniriche in generale). Il tema è libero. Gli organizzatori, consci del fatto che a scrivere buoni racconti sono bravi tutti, richiedono un unico requisito per far sì che l'opera venga ammessa al premio, e cioè che la stessa dovrà essere inequivocabilmente brutta. Gli autori quindi dovranno dare il meglio di sé per creare una trama non umoristica ma ridicola, stilisticamente disprezzabile (non saranno comunque presi in considerazione errori grammaticali inseriti ad hoc), moralmente dubbia e che ben pochi legami abbia con la letteratura in generale. In sintesi, verrà premiato il peggior racconto.
Il racconto non dovrà superare le cinque cartelle standard di trenta righe per sessanta battute (diecimila caratteri spazi inclusi). Il termine di scadenza entro il quale far pervenire le opere è fissato per il 30 giugno 2004. I racconti dovranno essere inviati per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica: svic@ciaoweb.it, con file in formato .doc o .rtf . E' sconsigliato l'anonimato, così come l'utilizzo di pseudonimi.
Non è richiesta alcuna tassa di lettura, nonostante la natura intrinseca dei componimenti che i giurati saranno costretti a leggere. La giuria, composta da Silvia Castoldi, Alberto Cola, Davide Raco, Annetta Soppelsa e Selene Verri, selezionerà una ristretta rosa di finalisti la quale verrà poi sottoposta all'attenzione del Presidente Unico, il Vic, il quale avrà potere di vita o di morte sulla graduatoria finale, senza l'obbligo di ascoltare il parere dei giurati. I primi tre classificati verranno premiati, previa comunicazione, durante l'annuale SvicCon che si terrà nella sede naturale della città di Piacenza, località Pireina.
I premi consisteranno in diplomi o trofei di materiale composito, ma sempre riciclabile e/o alternativo, e verranno consegnati dal Vic in persona alla presenza delle più alte cariche della fantascienza italiana, come d'abitudine. Se i giurati e il Presidente Unico non riterranno degne di merito le opere pervenute a causa di stile convincente, sprazzi di idee e trame solide, il premio "SVICcata dell'anno" sarà assegnato d'ufficio allo "Scrittore Ignoto". Gli organizzatori del premio si riservano di dare il minor risalto possibile ai racconti vincitori. La pubblicazione del vincitore della prima edizione nella rivista di fantascienza Robot, è da intendersi come un mero incidente di percorso che difficilmente si ripeterà. La partecipazione implica la totale e incondizionata accettazione del presente regolamento. In caso di contestazione, l'unico foro competente è quello costituito dai tesserati dello Svic. Nel caso la disputa riguardasse un tesserato, lo stesso sarà radiato dallo Svic.
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