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di Luigi Pachì
e Silvio Sosio

Lo spirito della rivista
Se ci guardiamo attorno nel mondo dell'editoria periodica, non solo di fantascienza ma di qualsiasi settore, dall'informatica all'attualità, dobbiamo notare che al di là del formato, del prezzo e del tipo di carta c'è una caratteristica che distingue alcune riviste dalle altre: alcune pubblicazioni sono fascicoli di carta stampata che contengono testi e foto; altre sono esseri viventi dotati di una propria personalità, dei veri e propri amici che ogni mese, grazie a un insieme di alta tecnologia e di oscuri riti magici, si materializza negli scaffali di un'edicola.

E' difficile dire quale sia, in effetti, la carattestica esatta che distingue questi due tipi di riviste. Alcune, come Le Scienze o National Geographic (da poco anche in edizione italiana), sono così cariche di prestigio e di vita propria che capita anche di comprarle per il puro piacere di toccarle, di rigirarle fra le mani e depositarle in uno scaffale accarezzandone le costine soddisfatti dalla sequenza ininterrotta dei numeri che compongono la collezione.

Altre riviste straripano di vita propria. Appena aperte ci spingono a sfogliarle da cime a fondo, leggendo qua e là le cose più brevi - una notizia, una didascalia, un sommarietto - per poi tornare, con più calma, a leggere le parti più difficili, fino a quando sappiamo a memoria finanche le pubblicità.

Altre ancora hanno uno spirito. C'è qualcosa che permea le pagine, come un'entità, una personificazione, qualcosa di magico. Robot per esempio era una rivista che aveva uno spirito. Acquistare Robot era come fare due chiacchiere con un amico. Molto meno con Aliens, che pure era più bella, più elegante, più ricca.

Ecco, il nostro obiettivo è proprio questo. Trasformare quel flusso di pacchetti TCP/IP che è Delos in qualcosa di vivo, un'entità amichevole che è pronta a confortare il navigatore fantascientifico. I segnali sono buoni: quando, come questo mese, usciamo un pochino più tardi (a proposito, quest'anno usciremo sempre verso il dieci del mese, quindi non preoccupatevi), arrivano immancabili mail che chiedono come mai, quando esce Delos, insomma: se ne sente la mancanza. E che dire di tutti i commenti che ci vengono fatti da chi si registra: un giorno o l'altro dovremo raccoglierli tutti assieme, sono una testimonianza di affetto straordinaria.

Il numero di questo mese per una volta trascura un po' il cinema e punta più sulla letteratura, con articoli su Lois Bujold, Arthur Clarke, Philip Farmer, Iain M. Banks. Ma la cover story è dedicata alla nuova opera di Douglas Adams, non un romanzo ma un cd-rom: Starship Titanic. Ne parliamo intervistando il direttore creativo del progetto, Oscar Chiconi. E poi abbiamo i reportage di Marco Spagnoli che, dal deserto del Nevada, ci racconta l'autostrada che costeggia la famosa "Area 51" e il paradiso dei trekkie, lo Star Trek Experience di Las Vegas. E permettetemi una nota particolare per i racconti, dove a fianco di un esordiente abbiamo due boss di due diverse epoche della fantascienza italiana: Luca Masali, autore del bestseller I biplani di D'Annunzio, e Livio Horrakh, uno dei migliori autori italiani degli Anni Settanta. Buona lettura, e arrivederci al mese prossimo.

Best Of Delos 1997: Classifica finale

i migliori racconti pubblicati da Delos l'anno scorso

Pos. Racconto Punti Voti Media 1 Quod erat demonstrandum di Pier Luigi Ubezio 135 41 3.293 2 Libero come un uccello di Federico Gattini 87 26 3.346 3 Ariel di Giandomenico Antonioli 85 28 3.036 4 I nuovi inquilini di Andrea G. Colombo 81 32 2.531 5 Amici di Roberto Sturm 74 23 3.217 6 Daneel di Alessandro Vietti 67 22 3.045 7 Notte in città di Matteo Scaldaferri 58 22 2.636 8 Sindrome di Nomoski di Giovanni Burgio 58 16 3.625 9 Draco di Marco Ramadori 55 24 2.292 10 Chiedete di Bierkowitz di Giovanni Burgio 54 20 2.700