Il seguito del fortunato film di qualche anno fa, mescola ancora una volta mistero ed eugenetica in una costruzione perfino più raffinata dell'originale. Secondo il commissario parigino Niemans , l'uomo trovato murato in un monastero della Lorena al confine tra Francia e Germania non è una vittima come le altre. I segni esoterici incisi tutt'intorno ad esso e lo strano rituale del suo sacrificio annunciano ben altre cose... Quando Reda, giovane capitano di polizia, scopre un sedicente Cristo mezzo morto ai piedi di una chiesa, da principio crede di aver salvato un esaltato. Ma presto, si accorgerà che questo caso è legato a quello di Niemans, di cui è stato allievo alla scuola di polizia. Nella regione, le morti si moltiplicano. Ogni volta, dei monaci misteriosi dotati di una forza sovrannaturale eliminano in maniera spettacolare degli sconosciuti prima di scomparire senza lasciare traccia. Per Niemans e Reda, l'enigma è totale, fino a che non si rendono conto che tutte le vittime hanno lo stesso nome e svolgono la stessa professione degli apostoli...
Con l'aiuto di Marie, una specialista in storia della religione, cercheranno di svelare il segreto di questo incredibile complotto. Chi sono questi Angeli dell'Apocalisse che seminano terrore? Che rapporto hanno con le profezie dei testi sacri? Perché il potentissimo Heimmerich Von Garten si interessa così tanto a questo monastero ed ai suoi sotterranei? Niemans e Reda sono decisi a trovare tutte le risposte, ma per fare questo, dovranno spingersi lontano, nelle profondità di un segreto sepolto da secoli e ambito da una forza che nulla sembra poter fermare.
Scritto da Luc Bessson, I fiumi di porpora 2 - Gli Angeli dell'Apocalisse è un film divertente e per molti versi gradevole. Quello che semmai gli viene a mancare è il coraggio di essere 'serio' fino in fondo e di non volere scivolare passo dopo passo su una serie spiacevole di bucce di banana che contraddistinguono la sciatteria di un certo tipo di narrazione. Girato come un videoclip con molti momenti di confusione e di umorismo involontario, il film ha il suo punto di forza nella buona alchimia della coppia protagonista e nell'ambientazione tra un monastero 'eretico' e il sito 'archeologico' della linea Maginot, ovvero la fortificazione lunga centinaia di chilometri che non riuscì a difendere la Francia dall'invasione nazista della Seconda Guerra Mondiale.
E' così che tra un recupero interessante della storia patria francese e qualche buon momento di Christopher Lee nel ruolo dell'enigmatico tedesco che vuole conquistare l'Europa e farla diventare 'ariana', I fiumi di porpora 2 - Gli Angeli dell'Apocalisse può perfino risultare migliore rispetto all'originale, in virtù di maggiore omogeneità e compattezza narrative. Certo, Besson poteva anche sforzarsi un po' di più, ma ormai si è capito che il produttore e regista francese è più interessato a sfornare successi commerciali dalle venature ultrasplatter che abbiano presa tra i giovanissimi, piuttosto che film di consumo vagamente più elevato.
I fiumi di porpora 2 - Gli Angeli dell'Apocalisse conferma, in ogni caso, il carisma di un grande Jean Reno nel ruolo del poliziotto tutto d'un pezzo e del duro inossidabile.
Già questo un ottimo motivo per apprezzare una storia con qualche venatura sexy in virtù della presenza di avvenenti attrici in ruoli abbastanza improbabili di infermiere e di esperte di storia delle religioni.
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