Delos 30: Consigli per i neofiti di
(perché prevenire è meglio che curare)
Recenti ricerche in campo medico hanno dimostrato come la patologia comunemente conosciuta come "sindrome dell'appassionato di SF" non sia che una comune infezione virale, facilmente debellabile con l'applicazione di rigorosi ma semplici precetti igienici. Nell'interesse dei neofiti, ovvero degli sfortunati giovani che da poco abbiano subìto l'orrido contagio, riporteremo in questo articolo una "summa" dei risultati dell'indagine medica, e vi aggiungeremo un decalogo di consigli fisico/sanitari che, se seguiti con coscienza e attenzione, li renderanno capaci di contrastare efficacemente e infine vincere il crudele morbo.
patologia e profilassi per il trattamento dell'ASFIDS
(condensato da saggi apparsi su Scientific American, The Health Magazine, Plague Today)
Il decorso della Sindrome dell'appassionato di SF (in termini medici ASFIDS, ovvero Acquired Science FIction Dependence Syndrome) si caratterizza attraverso un ben definito numero di stadi, ciascuno dei quali chiaramente identificabile nei soggetti infettati.
1. IL CONTAGIO
L'habitat principale del vibrione dell'ASFIDS sono i tessuti cerebrali, il cavo orale e il fluido salivare umano. Le sue spore sono scarsamente aerobiche, e sopravvivono solo pochi minuti al di fuori dell'organismo ospite; si incistano nella cellulosa dei libri (ove sono capaci di preservarsi attive per decenni), e nella celluloide delle pellicole cinematografiche, da cui possono essere scacciate soltanto col fuoco.
Le categorie sociali a rischio di contagio sono, per fortuna, assai limitate, come sottolineato anche dai responsabili della Sanità Pubblica (mirabile il loro motto: "l'ASFIDS lo prende chi se lo va a cercare"). Un cittadino comune, che conduca una vita morigerata e irreprensibile, non correrà mai il rischio di essere infettato. Al contrario, chi svolga pratiche marginali, minoritarie, demodé o perfino contro natura (ad esempio, massimo della perversione, leggere) offre un terreno fertile allo sviluppo del virus.
I soggetti a rischio sono facilmente riconoscibili. Si tratta in genere di giovani maschi brufolosi (in maniera significativamente minore, giovani donne brufolose). Generalmente costoro bazzicano postacci equivoci (librerie, biblioteche, sale cinematografiche), anziché frequentare, come sarebbe doveroso, ambienti notoriamente più salubri e socialmente più corretti come discoteche, curve degli stadi e cavalcavie delle autostrade. Spesso si tratta di esemplari già affetti da patologie collaterali, e da miserabili disturbi psicologici quali presenza di fantasia, tracce di intelligenza e immaginazione, ostinato rifiuto di seguire il saggio insegnamento di grandi intellettuali post-moderni quali Ambra Angiolini, Papi e Fiorello.
I soggetti a rischio vengono a contatto con il virus dell'ASFIDS quasi senza rendersene conto. Rivolgono la parola a un SF-positivo, accettano un invito al cinema, sfogliano a mani sconsideratamente nude un libro ricevuto in prestito, vengono coinvolti in una discussione all'apparenza innocua, e di punto in bianco l'infezione li colpisce, subdola e velenosa.
Anche Internet, secondo le ultime indagine degli epidemiologi, si sta rivelando un terribile luogo di contagio. E' stato dimostrato come il virus dell'ASFIDS sia in grado di penetrare nell'organismo degli utenti attraverso comuni schermate HTML; ciò dimostra ancora una volta, nel caso ce ne fosse ulteriore bisogno, tutta la perniciosità e la virulenza insita in questo nuovo demoniaco medium, su cui ancora i nostri pavidi governanti colpevolmente omettono di disporre una totale e sacrosanta censura.
Rarissimi, infine, i casi di contagio attraverso contatto sessuale: d'altra parte, com'è noto, gli SF-positivi praticano scarsissimamente tale attività.
2. L'INCUBAZIONE
Una volta contagiato col virus dell'ASFIDS, il soggetto acquisisce comportamenti sempre più anomali: le sue riprovevoli visite alle librerie si moltiplicano e assumono i connotati del rito, con devoti omaggi agli scaffali più turpi, litanie sui cataloghi, acquisti a ripetizione e isteriche richieste d'ordine agli sconcertati commessi.
Poco alla volta, la dipendenza del soggetto da queste aberranti letture diventa totale, e il bisogno di nuovi volumi con cui soddisfare il bisogno si fa invincibile. Alcuni tra i contagiati mantengono un certo ritegno, e preferiscono acquistare per corrispondenza le loro "dosi". Altri, superato ogni confine di decenza, vagolano per la città alla disperata ricerca di pusher, alle cui bancarelle illegali rifornirsi di romanzi SF, magari contraffatti o pericolosamente "tagliati" con brani di volumetti Harmony.
L'incubazione della malattia può durare, a seconda della resistenza fisica del contagiato, da pochi mesi a diversi anni. In questo stadio il soggetto si cela pietosamente ai familiari. Egli, conscio del proprio abbrutimento, vive la propria sindrome nell'ombra, incubandola nascostamente tra mille stratagemmi. Esempio: vergognandosi di confessare l'acquisto di un biglietto per la proiezione di un film di Star Trek, il soggetto mentirà spudoratamente, e coprirà la perversione affermando di aver assistito invece a film più dignitosi e razionali come SPQR o Vacanze di Natale, l'Anno dopo.
Ancora, se sorpreso a leggere in pubblico, il soggetto nasconderà la scellerata rivista di SF all'interno di pubblicazioni più ortodosse e universalmente apprezzate come Novella 2000 o il Guerrin Sportivo, celando la prova della sua colpevolezza tra le ultime rivelazioni su Lady Diana e la pagina degli oroscopi.
Ma lo stadio dell'incubazione è soprattutto la fase della malattia con i più devastanti impatti sulla psiche del soggetto infettato. Egli, orribilmente deviato dalle letture con cui soddisfa la sua malsana dipendenza, comincerà a compiacersi in attività dissolute e aberranti quali (orribile a dirsi) riflettere, porsi domande, lanciarsi in speculazioni, figurarsi possibili scenari futuri, addirittura guardare con occhio critico ogni aspetto della nostra società.
3. LA SPORULAZIONE
In questo stadio della malattia il soggetto, il cervello ormai definivamente compromesso, sembra gioirsi della sua miserabile condizione. Senza scrupoli né vergogna egli rivela agli amici e parenti il suo morbo, lo sbandiera ai quattro venti, ne sembra quasi orgoglioso.
Il soggetto comincia ad accumulare prove della sindrome sui ripiani della libreria casalinga; ne fa sfoggio alle pareti sotto forma di poster; pretende di violentare la pace familiare dirottando il televisore da trasmissioni appropriate ed edificanti come Beverly Hills 90120 o Baywatch verso gli perniciosi (per fortuna rarissimi) film e telefilm di SF.
Nella fase di sporulazione il soggetto appare desideroso della compagnia di propri simili. Egli si sente irresistibilmente spinto alla discussione, alla critica, al ragionamento con qualcuno che possa condividere o per lo meno comprendere i suoi deliri. Si unisce quindi a gruppi di altri SF-positivi (percorrendo a volte centinaia di chilometri) per misteriose celebrazioni che sfociano talvolta in scene di riprovevole isteria.
Spesso il malato in fase di sporulazione prova un sacro fervore che lo induce a cercare adepti. Le ricerche mediche hanno dimostrato come sia il virus dell'ASFIDS a provocare un tale fenomeno, accumulandosi nella corteccia cerebrale del soggetto fino a prendere il controllo delle sue funzioni cerebrali primarie. In questo stadio il malato raggiunge il massimo della pericolosità, e va tenuto rigorosamente a distanza.
4. LA METAMORFOSI
E' questo l'ultimo stadio dell'ASFIDS. I malati terminali della sindrome subiscono orrende mutazioni esteriori che ne deformano i lineamenti. In alcuni di loro si formano repentinamente escrescente lanose sulle guance, che presto degenerano in basettoni alla Asimov; ad altri tocca una barba caprina alla Harry Turtledove; ad altri ancora una zucca pelata alla Vittorio Curtoni.
Alcuni, i più sfortunati, diventano aspiranti scrittori di fantascienza. Per loro non c'è speranza alcuna: abbatterli è a quel punto un atto di umana pietà.
LA PROFILASSI
Come detto, esiste un decalogo di norme igienico/sanitarie cui attenersi scrupolosamente per debellare il morbo. Chi sia entrato in contatto con SF-positivi può ancora evitare il progredire della sindrome, purché segua con attenzione ciascuno dei precetti della profilassi. E' caldamente sconsigliato leggere. Se proprio non riuscite a liberarvi da questa bislacca e perniciosa abitudine, è assolutamente vietato accettare libri in prestito o comunque consigliati da sospetti SF-positivi in sporulazione. Non ascoltate i loro consigli, disprezzate i giudizi, rigettate le indicazioni. Le uniche critiche letterarie a cui è consentito porre attenzione sono quelle profferite durante trasmissioni televisive, specie quelle di provata morigeratezza e serietà quali Macao o Ok il prezzo è giusto. Andare in libreria il meno possibile. E' buona norma varcare la soglia di quel luogo di indicibili perversioni solo una volta l'anno (come del resto fa il 90% degli italiani): a Natale, per comprare i regali ai parenti più odiosi. Scegliere romanzi solo in base al riassunto sulla quarta di copertina, che notoriamente le Case Editrici specializzate (proprio allo scopo di debellare l'ASFIDS) fanno compilare a membri riconosciuti di associazioni di alcolisti in preda a delirium tremens. Se proprio si desidera leggere romanzi di grandi autori di SF, scegliere solo le ultime opere, preferibilmente quelle compilate postume razzolando i cestini della carta straccia, o almeno scritte dopo che il conto in banca dell'autore in questione aveva superato le nove cifre (in dollari).
Se poi si è già in stato di incubazione, niente paura: le ultime ricerche mediche dimostrano che si può ancora guarire. Le Comunità per il recupero degli SF-positivi sperimentano tecniche ogni giorno più efficaci, la maggior parte delle quali si basano sull'uso dei film Roland Emmerich come metadone. La ripetuta visione di Stargate e Indipendence Day ha già condotto fuori dal tunnel migliaia e migliaia di persone.
Purtroppo, l'altissimo costo di questo farmaco e i rischi di rigetto (vomito n.d.t.) ne impediscono l'uso massiccio. Altri surrogati possono ugualmente essere utili, purché assunti in quantità maggiori. Occorre naturalmente una gran forza di volontà, coraggio e convinzione. Chi fosse tanto fortunato da disporne (o chi fosse ricoverato in una Comunità dotata di metodi brutali, di fruste e di buoni legacci) può servirsi dei seguenti titoli (libri e film) come farmaci rigettanti. Gli effetti collaterali sono purtroppo nausea, capogiri, ulcera, emorragie interne, distacco del cristallino e manie omicide, ma gli effetti sono assicurati: i vibrioni dell'ASFIDS ne vengono completamente annientati.
La presente lista è data in ordine di potenza rigettante (i primi tre farmaci devono essere somministrati sotto stretto controllo medico): Highlander II (pellicola) La saga di Batman (pellicole, particolarmente indicato l'ultimo episodio), Jurassic Park (pellicola), Mission: Impossible (pellicola), I romanzi di Ron Goulart (qualunque titolo è indicato allo scopo), WaterWorld (pellicola), I romanzi di Delany (consigliato soprattutto l'immortale capolavoro L'equazione del Giorno del Giudizio), Star Truckers (pellicola), I romanzi di Edmond Hamilton (particolarmente indicato il ciclo del Lupo dello Spazio), Il tagliaerbe (pellicola), Gli ultimi romanzi di Anne McCaffrey (Effetto Criogenico è raccomandato anche per la cura dell'insonnia), Superman III (pellicola), Il secondo tempo di Screamers, Nemesis di Isaac Asimov (romanzo), Il secondo tempo di Species, Ithaqua il mostro di Brian Lumley (romanzo), I "mattoni" di Greg Bear (Controevoluzione su tutti), Quasi tutti i romanzi di Damon Knight (imperdibile il mitico Il mondo e Thorinn), Le "novelization" di X-Files (tutte).
Infine, il sesso: come detto, i malati di ASFIDS non lo praticano, se non in rarissime eccezioni. Alcune osservazioni mediche su pazienti in fase di incubazione/sporulazione hanno curiosamente rilevato come costoro preferiscano di gran lunga disquisirne (con molta fantasia e creatività) piuttosto che svolgerne concretamente l'esperienza. Al momento l'ipotesi più accreditata è che una pratica regolare e appagante alla lunga distrugga i vibrioni dell'ASFIDS. La sperimentazione tuttavia non è ancora sufficiente a dimostrare l'assunto: mancano soprattutto volontari SF-positivi disposti a offrirsi come cavie. Se qualcuno fosse interessato a partecipare a questo filone di ricerca (soprattutto se di sesso femminile), può rivolgersi agli autori del presente articolo.
Stephen Ho, Università di Cambridge;
Robert Pollo, Università di Parigi;
Wilhem H. Kurtz, BerlitzHaumGruntenInstitute
traduzione di Francesco Grasso
Nota della redazione: dopo un dibattito interno abbiamo deciso di pubblicare il pezzo così come lo avete letto, sperando di non offendere nessuno a causa degli impliciti riferimenti all'AIDS. Non è comunque volontà dell'autore e della redazione urtare la sensibilità od offendere in alcun modo chi ha a che fare, direttamente o indirettamente, con questa malattia.
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