Thomas Hockenberry è stato un insegnante universitario di storia, con una vita assolutamente normale. Per quale motivo, allora si trova adesso ad assistere alla guerra di Troia, al servizio degli dèi dell'antica Grecia? E perché gli stessi dèi sembrano padroneggiare una tecnologia avanzatissima, con la quale cercano di alterare i corsi degli eventi e uccidersi a vicenda? Intanto, in un futuro lontano migliaia di anni, su una Terra dove i pochi abitanti rimasti hanno come sola occupazione il divertimento, solo un uomo ricorda ancora l'antica arte della lettura e la sfrutta cercando di risolvere l'enigma più grande di tutti: chi ha costruito le macchine che governano il pianeta?
Questo lo spunto di Ilium, il nuovo capolavoro di Dan Simmons (già autore di Hyperion, uno dei migliori libri di fantascienza in assoluto). Il libro non è autoconclusivo, infatti è attesa l'uscita del seguito, Olympus, che concluderà la vicenda.
Ma per i lettori italiani la situazione è anche peggiore: infatti, come ormai viene fatto sempre più spesso, questo primo libro è stato a sua volta diviso in due parti, la seconda delle quali uscirà fra tre o quattro mesi. Il volume italiano non fa nessuna menzione di questo fatto, e soprattutto per questo motivo diversi lettori hanno criticato l'operazione di Mondadori considerata poco corretta.
A parte la "moltiplicazione" dei volumi, l'edizione italiana di Ilium è comunque di ottima qualità, un volume di 394 pagine rilegato, in una eccellente traduzione integrale di G.L. Staffilano, uno dei migliori traduttori italiani. Il prezzo è di 17 euro, ma su IBS il libro può essere acquistato a Euro 13,60.
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