Una storia irreale che si nutre di avvenimenti concreti e quotidiani, è un libro originale, semplice e intenso.
Susie, quattordici anni, viene violentata, uccisa e fatta a pezzi da un vicino di casa, un serial killer. E' lei stessa, ormai in Cielo, a raccontarci la sua storia. Ci descrive il proprio omicidio, i ricordi di quando era viva, ma soprattutto la vita che vede continuare giù sulla Terra.
Il fatto di trovarsi in Cielo permette alla protagonista di poter vedere chiunque in qualunque momento, di conoscere sentimenti e pensieri e anche il passato dei vivi (racconta per esempio alcuni episodi dell'infanzia del serial killer).
Susie segue con estrema partecipazione tutto ciò che accade senza poter interferire; segue le indagini, i sospetti che il padre nutre verso il vero assassino e i tentativi suoi e della sorella di smascherarlo, ma soprattutto osserva la sua famiglia e i suoi amici nella quotidianità. Così, in un arco di tempo di quasi dieci anni, Susie osserva i propri cari vivere, cioè cambiare, agire, scegliere, mentre lei è ferma, immobile, lontana. E' questa la cosa più toccante, il fatto che cerca di vivere attraverso gli altri, attraverso le esperienze della sorella, delle amiche e dei genitori. Si emoziona per loro, ma sa che quella non è la sua vita.
Il romanzo è straordinario nel descrivere il reciproco legame affettivo che la morte non può interrompere, il bisogno che rende tanto insopportabile la mancanza. Infatti, allo stesso modo in cui, per quasi dieci anni, Susie non riesce a staccarsi dai suoi cari, costoro non riescono a staccarsi da lei, dal suo ricordo, dal suo fantasma che aleggia ovunque. Col tempo si comprende però che il distacco è giusto e inevitabile affinchè i vivi possano riprendere la propria vita senza essere più ossessionati da Susie, e lei stessa possa accettare l'irremediabilità della propria sorte.
Nonostante la nolstalgia sia il tema principale, il tono del romanzo non è struggente, anzi, è imperniato di ironia, di forza e vitalità. Sono la forza e l'energia dell'adolescenza.
Accanto alla quotidianità, qualcosa di soprannaturale accompagna tutto il racconto, un esempio per tutti è costituito dalla vicenda di Ruth, una ex-compagna di classe di Susie, che è in grado di vedere donne e bambine uccise. Decide di diventare una poetessa e di scrivere le loro storie, per non dimenticarle e rendere loro giustizia.
In alcuni punti ci sono degli interventi con i quali l'autrice sembra cercare un contatto con la realtà che risulta un po' forzato in una storia tanto intima e immaginaria. Quasi il desiderio di rendere un tibuto alle vittime (donne e bambine) di tutto il mondo.: "l'orrore sulla Terra è reale e accade tutti i giorni." ... "Quando le vedevo le contavo. Donne vive, che respiravano. Qualche volta vedevo le ferite- quelle picchiate dai mariti o violentate da sconosciuti, o che da bambine erano state stuprate dal padre- e avrei voluto in qualche modo poter intervenire."
Del resto l'autrice è stata coinvolta in prima persona da questo tema, nel 1999 ha pubblicato infatti Lucky, in cui raccontava dello stupro subito molti anni prima, a diciottanni, quando frequentava l'univerità. Alice Sebold è nata nel 1963 e vive in California.
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