E' da pochi giorni uscita nelle edicole italiane una nuova serie a fumetti interamente realizzata in Italia: si tratta di John Doe (100 pp., 2.20 euro), personaggio ideato da Lorenzo Bartoli & Roberto Recchioni e realizzato graficamente da Massimo Carnevale, che firma anche le copertine.
Senza svelare troppo della trama, possiamo dire che John Doe lavora per una particolare holding finanziaria, legata nientemeno che ai quattro Cavalieri dell'Apocalisse: Guerra, Pestilenza, Fame e Morte (ma c'è anche "la signorina Tempo")! Uffici, dipendenti, segretarie e... falsi in bilancio - evidentemente, non ancora depenalizzati - trattano quindi vite umane e realtà ultraterrene, con ironia e citazioni sparse qua e là tra le tavole.
Particolarmente curata rispetto ad altre pubblicazioni della Eura Editoriale (Skorpio, LancioStory, Dago, Martin Hel) la confezione, così come le idee di partenza - che non soffrono troppo dell'abuso di situazioni simili nella letteratura, nei fumetti e nel cinema di genere - e il ritmo degli avvenimenti.
Pur non esente da alcune pecche (come una definizione di entropia quantomeno risibile), il primo albo "La Morte l'universo e tutto quanto", disegnato da un discontinuo ma apprezzabile Emiliano Mammucari, risponde agli obblighi d'esordio di una pubblicazione seriale: presentare protagonista, comprimari e ambientazioni avendo cura di catturare l'interesse per assicurarsi la fedeltà del lettore.
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