Un Dvd di grande qualità e con molti extra interessanti. In particolare La storia di Peter Pan può aiutare lo spettatore a capire il valore educativo di questa fiaba fantastica. Peter Pan, infatti, è la simbolizzazione della fantasia. Chi non lo apprezza o non crede in lui è - inevitabilmente - condannato alla grettezza. Un tema che qualsiasi amante della fantascienza può capire perfettamente. Chi nega il potere della mente e del sogno è destinato, purtroppo, ad una vita meschina.
Valutazione tecnica
La storia originale di Peter Pan è opera dello scrittore e autore di testi teatrali sir James M. Barrie, che la fece debuttare nel 1904 al Teatro Duca di York di Londra. Con grande sorpresa dell'autore, critica e pubblico accolsero l'opera con sincero entusiasmo.
E' curioso scoprire che in pratica Peter Pan e Walt Disney sono due "contemporanei", entrambi figli di un'epoca, il principio del XX secolo, di grande fervore creativo. Quand'era bambino Disney, che era nato nel 1901, aveva visto "Peter Pan" in una delle sue primissime rappresentazioni, in uno spettacolo itinerante nella natìa Marceline, nel Missouri.
Di lì a poco lo stesso Walt, totalmente rapìto dal personaggio, recitò a scuola proprio nel ruolo di Peter Pan, rafforzando in sé la passione per il fantastico ragazzo che sapeva volare.
Una volta divenuto filmaker, Disney attese fino al 1935 per iniziare a considerare seriamente l'ipotesi di realizzare un film sull'opera di Barrie. Sono del 1938 i primissimi schizzi per "Peter Pan", nei quali i disegnatori dello Studio iniziavano a delineare la minuta figura di Trilly Campanellino. Nel 1939 Disney fece in modo di acquistare i diritti, che sir James Barrie aveva disposto in lascito all'ospedale del fanciullo di Great Ormond Street a Londra. L'intenzione era quella di far uscire "Peter Pan" nelle sale subito dopo "Bambi" (1942), ma l'irrompere della guerra e la conseguente grave crisi finanziaria dello Studio Disney consigliò di rinviare l'ambizioso progetto a tempi più propizi. Dieci anni dopo, nel 1950, rafforzato dal successo di "Cenerentola", Walt Disney diede nuovamente il via libera al suo "Peter Pan, che sarebbe stato pronto a "volare" verso le platee cinematografiche il 5 febbraio del 1953, data del suo debutto nelle sale americane. Al cinema, prima di allora, "Peter Pan" aveva avuto un precedente nel 1925, ovviamente muto, prodotto dalla Paramount Pictures. E' curioso scoprire che, come in tutte le rappresentazioni teatrali precedenti, anche nella pellicola la parte di Peter era stata affidata a una donna, l'attrice Betty Bronson. Se Peter con Disney ritorna una figura integralmente maschile, un altro personaggio viene invece completamente e integralmente "femminilizzato" nella versione disneyana: si tratta di Tinker Bell, per noi Trilli, che nell'originale di Barrie è una semplice luce luminosa... e che fra le mani di Disney assume le sembianze di una affascinante e minuta donnina alata (ispirata, si dice, alla figura di Marilyn Monroe, allora stella in piena ascesa del firmamento hollywoodiano).
Per far diventare "Peter Pan" un film speciale, Disney decise di dispiegare tutta la potenza creativa dello Studio. Per la prima e unica volta nella storia della Casa di Burbank, il film vide all'opera in uno stesso film tutti quanti i "Nove Vecchi" mitici direttori dell'animazione (mitici come i nove giudici della Corte Suprema di Giustizia statunitense, "vecchi" non per un fatto anagrafico ma per l'esperienza e il valore di animatori: erano tutti sulla quarantina all'epoca, e Walt in persona coniò questo scherzoso soprannome). Così i leggendari animatori lavorarono tutti insieme ad uno stesso lungometraggio: un chiaro segnale di quante ambizioni fossero riposte sul progetto di "Peter Pan".
A dirigere le operazioni dei nove Maestri, ben tre registi (Luske, Jackson e Geronimi), mentre Walt Disney si era riservato il consueto ruolo a tutto campo di direttore della produzione.
Il processo di coinvolgimento personale e di entusiasmo sulla produzione del film fu tale che addirittura in alcuni personaggi come per esempio Capitan Uncino (Frank Thomas) e Spugna (Ollie Johnston) si riconosce chiaramente la fisionomia degli stessi direttori dell'animazione. Un po' per scherzo, e un po' perchè gli animatori provano spesso allo specchio i primi piani dei personaggi, finendo per identificarsi con le loro creature… Anche per la musica, Disney volle fare le cose decisamente in grande. Oliver Wallace compose una colonna sonora che sembrava sottolineare ad ogni nota il pensiero di Barrie: "Una volta passati i dodici anni non accade nulla di importante nella nostra vita". Ecco quindi una partitura movimentata, colorata e vivace come può esserlo la vita di un ragazzo che si trovi a saper volare e a vivere mille fantastiche avventure. Uno 'score' ricco di emozione e di colpi di scena, sontuoso almeno quanto l'aspetto visivo del film.
Quattro delle sette canzoni vennero affidate alle cure di due autori già vincitori dell'Oscar, Sammy Fain e Sammy Cahn. Sono loro opera la famosa "Vola e va" iniziale, la dolce canzone di Wendy sulla mamma, il tema degli indiani e, infine, "L'elegante Capitan Uncino".
Oliver Wallace, veterano dello Studio, compose "Vita da pirati" e la marcia "Tee Dum, Tee Dee", mentre Frank Churchill, che nel 1933 aveva fatto cantare il mondo intero sulle note de "I tre
Extra
Making of, Storie Disney, Commento audio del regista per tutta la durata del film, La storia di Peter Pan
Album fotografico, Canta con noi Tu puoi volare, Gioco: Caccia al tesoro.
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