Avevamo già parlato su queste pagine dello studio degli andamenti della borsa attraverso l'analisi del comportamento del vento solare. Ebbene, un sistema del genere, ovvero lo studio di determinati fenomeni, partendo dal modello statistico di manifestazioni naturali apparentemente del tutto scollegate, può essere applicato anche allo studio del cervello. Almeno questo è quanto affermano Cowan e Baker dell'Università di Chicago, basandosi su studi del fisico teorico danese Per Bak. I due fisici americani hanno infatti osservato che lo schema di comportamento neurale su cui si basa la propagazione dei segnali elettrici cerebrali, è assai simile alla diffusione locale di un incendio in una foresta. "Ci sono moltissimi piccoli focolai tutt'intorno," hanno commentato i due studiosi, "che interagiscono a vicenda e quando collidono si annichilano." Va detto che i due ricercatori hanno basato i loro studi su simulazioni, giacché non può ancora essere osservato direttamente, avvenendo su scale troppo piccole, impossibili da fotografare con tecniche non invasive. Secondo Cowan una simile metodologia potrebbe essere applicata anche alle fluttuazioni delle onde cerebrali. Alcuni brevi filmati in formato Quicktime delle simulazioni di Cowan sono disponibili all'indirizzo: www-news.uchicago.edu/ releases/ 03/030214.mathbrain.shtml
Incendi nel cervello
Un singolare metodo derivato dalla teoria della complessità è stato avanzato per studiare le dinamiche cerebrali
Risorse in rete
- Burning trees help researchers simulate brain activity www-news.uchicago.edu/releases/03/030214.mathbrain.shtml
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Fonte: LeScienze.it
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