Prima della sua scoperta, era difficile immaginare che esistesse nell'universo un oggetto più freddo dell'universo stesso. Invece in un certo senso è così. Si tratta della cosiddetta nebulosa Boomerang, visibile nell'emisfero australe nella costellazione del Centauro. Distante 5000 anni luce dalla Terra, questa nebulosa planetaria fu scoperta nel 1979 e definitivamente identificata l'anno successivo in Australia come nebulosa bipolare protoplanetaria dai ricercatori Taylor e Scarrott, i quali vedendo un piccolo arco allungato proposero il nome "boomerang", anche in omaggio alla cultura tradizionale australiana. Le immagini successive e in particolare quelle ad alta risoluzione ottenute nel 1998 dal telescopio Hubble, hanno rivelato particolari maggiori riguardo la struttura di quest'oggetto che in effetti ha più la forma di un papillon che di un boomerang. Ma quello che ha sorpreso i ricercatori, è stato scoprire che l'universo, la cui temperatura della radiazione di fondo è pari a 2,73 °K (-270,42 °C), è più caldo di quest'oggetto che si trova solo 1 grado sopra lo zero assoluto (-272,15 °C). Ulteriori analisi e osservazioni hanno permesso di capire che un simile raffreddamento è causato dall'espansione rapidissima dei materiali esplusi dalla stella morente al centro della nebulosa che, secondo le misurazioni, avrebbe generato un freddissimo vento stellare che si propaga a una velocità di circa 500.000 km/h. Gli studiosi ritengono che, negli ultimi 1500 anni, la stella abbia perso ogni anno una massa pari a un millesimo di masse solari, che è una quantità eccezionale, considerando che è circa cento volte più alta della media osservata per oggetti di questo tipo.