Non stupisce che i due registi di questo film, nonché autori della sceneggiatura ispirata dal romanzo di Robert Louis Stevenson siano due amanti della fantascienza e - in particolare - di Star Trek. L'amore per le navi spaziali, il paragone visivo ed emotivo tra queste e i vascelli del diciannovesimo secolo, le suggestioni non troppo lontane delle serie Tv giapponesi come Star Blazers e Capitan Harlock, fanno de Il pianeta del tesoro un gioiello di gusto ed ironia, aperto ad ogni contaminazione. Del resto è evidente anche il paragone con Guerre Stellari e la figura di Luke Skywalker: l'archetipo Jim Hawkins è - grazie all'opera di Stevenson - un po' il padre putativo di tutti i ragazzi che - abbandonati a loro stessi - guarderanno alle stelle per scorgervi speranzosi il proprio destino. In questa nuova avventura spaziale animata della Disney, Il Pianeta del Tesoro, il leggendario "saccheggio dei mille mondi" ispira una caccia al tesoro intergalattica in cui il quindicenne Jim Hawkins si imbatte nella mappa del più grande tesoro dei pirati dell'universo. Tratto da uno dei più noti racconti di avventura, L'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson, questo film segue il fantastico viaggio di Jim in un universo parallelo, a bordo di uno scintillante veliero spaziale. Dopo aver stretto amicizia con un carismatico cyborg (metà uomo, metà macchina), Long John Silver, il cuoco della nave, Jim letteralmente "fiorisce" sotto la sua guida e si fa onore nel combattere, insieme al suo equipaggio, supernove, buchi neri e feroci tempeste spaziali. Tuttavia lo attendono pericoli ben peggiori: Jim scopre infatti che il suo fidato amico Silver è in realtà un astuto pirata che mira all'ammutinamento. Di fronte a un tradimento che gli lacera l'anima, Jim cresce improvvisamente e da ragazzo diventa uomo, trovando la forza di contrastare gli ammutinati e scoprendo un "tesoro" più grande di quello che avrebbe mai immaginato.
Diretto da Ron Clements & John Musker, lo scrittore ed il regista molto apprezzati per il loro lavoro ne La Sirenetta, Aladdin ed Hercules, questo nuovo ed emozionante adattamento porta l'animazione nei meandri più estremi della fantasia. Soprattutto perché attraverso l'esplorazione di un rapporto padre e figlio si cerca e si scandaglia il senso ultimo dell'avventura e del viaggio come metafora della crescita.
Un film d'animazione intenso e divertente, in cui si accentua la contaminazione di stili, epoche ed oggetti già presenti in Atlantis. Una fantascienza solo in apparenza rivolta ai più piccoli e che riporta tutti gli amanti di questo genere alle radici della propria passione: Stevenson e la ricerca della saggezza e della verità oltre i mari (siderali o meno). Il tesoro più grande, infatti, è quello che ci consente di capire chi siamo e cosa siamo diventati.
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