Secondo quanto recentemente affermato dai fisici Daniel Pfenninger e Denis Puy, delle Università di Ginvera e Zurigo, 300.000 anni dopo il Big Bang, prima che si formassero le prime stelle, le condizioni del cosmo erano tali da favorire la solidificazione delle molecole biatomiche di idrogeno. Secondo i due ricercatori svizzeri questo fenomeno avrebbe causato una "nevicata" di proporzioni cosmiche in cui fiocchi si sarebbero formati a causa dell'espansione dell'universo che avrebbe raffreddato l'idrogeno, l'elemento di gran lunga più abbondante dell'universo, al di sotto della temperatura della radiazione di fondo del Big Bang. Non esistendo ancora le stelle, e quindi molto tempo prima della formazione dei pianeti, l'universo avrebbe così attraversato una sorta di stagione invernale, fredda e buia, la cui situazione sarebbe perdurata fino all'apparire delle stelle. Allora la prima luce ultravioletta avrebbe ionizzato la neve di idrogeno, facendola dissolvere in una sorta di inizio di primavera cosmica.