Fascisti su Marte, la più esilarante delle storie alternative che si siano viste in televizione. Un manipolo di uomini del fascio parte alla conquista di Marte, "il rosso pianeta traditore". In un contesto retrofuturistico, in un'atmosfera rossa e ovattata, Corrado Guzzanti mette in scena la conquista di Marte da parte dei fascisti nel suo programma satirico Il Caso Scafoglia.
Lo spettacolo della durata di circa trenta minuti va in onda su RAI Tre il Lunedì, Mercoledì e Veenerdi alle 23,30 circa, e la Domenica alle 20,00 viene presentato il meglio della settimana.
Oltre ai fascisti su Marte la trasmissione si compone di altre gag come quella dei mafiosi di ''un giorno in pretura'' dopo la Cirami, la ''vita privata dei pianisti'', i consigli del Massone, il misterioso uomo incappucciato che dà ''indicazioni'' per i confratelli su quella che lui stesso definisce ''una rete di servizio''.
Con un occhio di riguardo vengono guardati i protagonisti della vita politica: come il Tremonti infuriato che dalla scrivania del suo studio tartassa nevroticamente la calcolatrice ("Se tolgo questo, poi aggiungo quest'altro, condono questo, detraggo quest'altro...") sbottando, alla fine di ogni calcolo, con un "Porca puttana! Non basta! Non basta!". E ricorda i momenti di gioventù insieme a Umberto Bossi in una parodia (rigorosamente in bianco e nero) de 'Il sorpasso', con Bossi gassmaniano che porta il ministro sulle strade della perdizione.
"Ci siamo ispirati al bombardamento di informazioni cui siamo quotidianamente sottoposti - dice Guzzanti - e che crea nel pubblico uno stato confusionale. E' un gioco satirico su un Paese nel quale è difficile sapere la verità e farsi un'idea precisa delle cose".
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