Uno spunto per intuire le intenzioni del saggio Il computer impossibile è dato proprio dall'aggettivo "impossibile".
È possibile fissare in un volume lo stato dell'arte di una materia che è in continua evoluzione, se non ebollizione?
Al di là dei proclami che la cronaca ci porta su nuovi computer quantistici sempre più potenzialmente superiori, di presunte "quantum supremacy" che si rincorrono l'una con l'altra, resta il fatto che per capire di cosa si stia parlando servono alcune basi.
Serve una ulteriore biforcazione: prima di unire le parole "computer" e "quantistico", c'è una strada evolutiva parallela che riguarda i due termini.
Il saggio quindi affronta i necessari i concetti teorici che stanno alla base della meccanica quantistica. Concetti che da quando è stato formulato il Principio di Indeterminazione di Heiseberg, ormai ci hanno fatto comprendere che il nostro universo non è totalmente deterministico. Il saggio è in questo un'agile summa di meccanica quantistica, spiegata in termini chiari e divulgativi, per districarsi tra concetti che possono sembrare oscuri come "la sovrapposizione di stati", l'entaglement e le diseguaglianze di Bell, senza dimenticare il famoso (o famigerato?) paradosso del gatto di Schrödinger. Insomma prima di arrivare al qubit, chiariamo da dove arriva la parte "qu" del termine.
C'è poi il computer. Il bit del termine. Bisogna quindi tracciare il percorso che ha compiuto la computer science, figlia dell'aritmetica binaria di Leibniz come della macchina di Babbage, ma anche ricaduta di scoperte scientifiche e matematiche dello scorso secolo, dal teorema di incompletezza di Gödel, alla teorizzazione della macchina di Turing.
Infine l'intreccio dei concetti. Da computer che concepiscono solo gli stati "0" e "1" del bit, a computer che con i qubit possono sovrapporre questi due stati, fino al momento in cui collassano su uno di essi.
Qui il saggio parla dei limiti tecnologici, ma anche di come si differenziano gli algoritmi di calcolo concepiti per computer quantistici, come l'algoritmo di Shor per la fattorizzazione dei numeri interi.
I tre autori, Giuliano Benenti, Giulio Casati e Simone Montagero, sono fisici teorici di formazione, ma coinvolti anche in progetti di ricerca applicativi.
C'è quindi uno sguardo verso il futuro. Alle potenzialità in diversi campi di ricerca, dalla crittografia delle comunicazioni alla biologia, ai sensori dell'Internet of Things, alla ricerca di nuovi materiali. Non manca l'attenzione verso i progetti di ricerca in corso.
L'avvertenza finale degli stessi autori è che, per molti degli argomenti più prettamente legati all'implementazione tecnologica, quanto scritto e stampato nel volume potrebbe essere già invecchiato.
Questo libro, con la sua chiara esposizione di concetti fondamentali, non deve essere visto come un punto d'arrivo, ma comr una buona porta d'ingresso per entrare in un mondo più vasto, seguendone con cognizione di causa le prossime evoluzioni.
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