Enoch Wallace è molto preoccupato: Stati Uniti e Unione Sovietica sono sull'orlo dell'apocalisse nucleare.
Enoch ha visto molte guerre, è sopravvissuto alla guerra di secessione, mezzo secolo dopo è arrivata la prima guerra mondiale e poi la seconda, solo che la prossima potrebbe essere davvero l'ultima.
Certo, Enoch sopravviverebbe alla guerra, dopotutto lui è immortale e la sua fattoria non può essere distrutta nemmeno da una bomba atomica, dato che in realtà ospita una stazione di transito per alieni, ma resterebbe confinato nella stazione, circondato da un pianeta morto.
Questa la situazione di partenza di Way Station, uno dei migliori romanzi di Clifford D. Simak e vincitore del premio Hugo 1964.
Conosciuto anche come Qui si raccolgono le stelle e La casa dalle finestre nere il romanzo viene ora proposto sulla collana I miti di Mondadori, in attesa del suo (possibile) arrivo sul piccolo schermo.
Il libro
Un uomo che non invecchia mai, una casa con finestre indistruttibili, una pietra tombale con il segno dell’infinito: ce n’è abbastanza perché la CIA cominci ad avere dei sospetti e perché Clifford Simak cominci a tessere una delle sue trame più suggestive. Dai boschi del Wisconsin alle frontiere della galassia, tutto si carica di quel senso del meraviglioso caratteristico di un autore che ci ha insegnato a guardare tanto lontano nel cosmo quanto in profondità nell’animo umano.
L'autore
Clifford D. Simak nacque a Millville in Wisconsin nel 1904, si laureò in giornalismo e iniziò a lavorare come redattore.
Nel dicembre 1931 pubbblicò su Wonder Stories il suo primo racconto (World of the Red Sun) ma fu solo con l'arrivo di Astounding, la rivista diretta da John Wood Campbell, che Simak farà un vero e proprio cambio di marcia.
Nel 1944 pubblica il primo della serie di racconti che poi diventeranno il capolavoro City.
Nel corso della sua carriera Simak vinse tre premi Hugo, nel 1959 col racconto L'aia grande, nel 1964 con Way station e nel 1981 col racconto Grotto and the dancing deer, che vinse anche il premio Nebula.
Simak è morto il 25 aprile 1988.
Clifford D. Simak, Way Station (Way Station, 1963) traduzione di Davide De Boni, Mondadori, collana I miti Mondadori, pagg. 304, euro 9,90, ebook euro 4,99.
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