“Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale!” diceva il protagonista del film di Hayao Miyazaki Porco rosso. Un titolo al quale si è ispirato il premio lanciato l'anno scorso da Laura Coci e Roberto Del Piano per selezionare racconti di “fantascienza comunist(ic)a”, i cui finalisti sono ora in volume, sia cartaceo che ebook, nella prima uscita della collana Fantascienza resistente da loro curata. Il volume è stato presentato in anteprima a Stranimondi con grande successo, andando esaurito entrambi i giorni entro la mattinata.

Meglio porco che fascista

Meglio porco che fascista

Il libro

“Un cielo nel quale la gente voglia volare”. È, questa, una delle intenzioni di Hayao Miyazaki all’atto della creazione del film Porco Rosso, che vede la luce nel 1992: ed è un’intenzione che apre al sogno (e, perché no, alla fantascienza). Al di là di ogni altra interpretazione, il messaggio del grande maestro è esplicito: la guerra è un orrore, e il fascismo è un abominio. Alla richiesta del collega pilota Ferrarin di rientrare in Italia e aderire al regime, Porco Rosso replica con una battuta ormai iconica: “Piuttosto che diventare un fascista, meglio essere un maiale!”

La proposta del premio Porco Rosso per il miglior racconto di fantascienza comunist(ic)a è stata accolta da molte e molti con entusiasmo. Ed eccoli, allora, gli otto racconti finalisti, quattro scritti da donne e quattro da uomini (ma non lo si è fatto apposta), in ordine alfabetico perché non è stata stilata una graduatoria di merito, è stato scelto il vincitore, scaturito dalla penna delle meraviglie di Daniela Piegai. Otto racconti che – leggere per credere – accolgono la suggestione implicita al Premio Porco Rosso: scegliere come protagonisti della propria narrazione diritti fondamentali e utopie possibili, individuare le smagliature del nostro tempo per pensare (e legittimare) un futuro alternativo a quello che già incombe, riparare alle ingiustizie del tempo presente assumendo il punto di vista degli ultimi, dei deboli, dei diversi.

L'autore

Laura Coci ha compiuto gli studi presso l’Università di Pavia sotto la guida di Franco Gavazzeni. Negli anni della guerra balcanica ha promosso azioni di sostegno alla società civile e di accoglienza di rifugiati e minori. È presidente dell’Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. In ambito science fiction, ha pubblicato il volume Fantascienza, un genere (femminile) per Delos Digital; per questo editore, con Roberto Del Piano, è curatrice dell’opera di Daniela Piegai. Scrive per Vitamine vaganti e per diverse altre riviste in tema di letteratura dell’immaginario; nel 2022 ha vinto il Premio Italia nella categoria Miglior articolo su pubblicazione amatoriale.

Roberto Del Piano, fin dal Sessantotto bassista elettrico tra impegno e militanza, ha iniziato giovanissimo a suonare il pop nel contesto milanese salvo poi innamorarsi del jazz. Con Gaetano Liguori e Filippo Monico ha dato vita al Trio Idea. Ha registrato diversi album a suo nome e con altri; Saluti da Casa. Ho dato il mio sangue alla musica è il più recente. Da qualche anno ha rinnovato un antico amore, la fantascienza; ha collaborato a vari numeri della rivista Un’Ambigua Utopia, pubblicato alcuni racconti e traduzioni e, insieme a Laura Coci, è curatore dell’opera di Daniela Piegai; nel 2023 ha vinto il Premio Italia nella categoria Miglior articolo su pubblicazione amatoriale.

Laura Coci, Roberto Del Piano, Meglio porco che fascista , Delos Digital, Fantascienza Resistente 1, isbn: 9788825430264, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 3,99 iva inclusa

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