È quasi scontato dire che Hugh Jackman e Ryan Reynolds sono entrati nell’immaginario dei fan come versioni cinematografiche di Deadpool e di Wolverine, ma cosa ne sappiamo delle versioni “originali”, quelle dei fumetti?
I personaggi di Deadpool e Wolverine hanno diverse cose in comune: innanzitutto sono entrambi canadesi, outsider, sottoposti al programma Arma X che li dotati di un fattore di guarigione che gli permette di non morire (quasi) mai e non disdegnano l’uso della violenza anche più estrema. Caratterialmente sono quasi agli antipodi, tanto è musone e misantropo l’artigliato mutante canadese quanto invece loquace e sopra le righe il mercenario dalla bocca larga.
Ma presentiamoli uno alla volta, partendo dal più anziano in termini di data di prima pubblicazione.
Wolverine (nome inglese dell’animale conosciuto come Ghiottone), è apparso per la prima volta nella testata The Incredible Hulk n° 180 dell’ottobre 1974, con una apparizione fugace che fece da prologo all’esordio del mese successivo nel numero 181. I creatori sono Roy Thomas come sceneggiatore, Len Wein, Herb Trimpe e John Romita Sr come disegnatori.
Roy Thomas ideò il nome, la taglia, l'atteggiamento e la nazionalità del personaggio, pensando soprattutto all'abbondanza di lettori canadesi che si stavano affacciando in casa Marvel. Per la precisione, Thomas, disse ai disegnatori che Wolverine era canadese, basso di statura, perché un ghiottone è un animale di taglia medio piccola e aveva un carattere irascibile, perché i ghiottoni sono noti per essere feroci a e affrontare bestie molto più grandi di loro. Il personaggio era drasticamente diverso quando Len Wein lo presentò per la prima volta. Wein immaginò il mutante canadese come giovane, poco più che ventenne; i suoi artigli erano un accessorio dei suoi guanti e non parti del suo stesso corpo. Anni dopo, quando David Cockrum e Chris Claremont presero il controllo degli X-Men, proposero l’idea di rivelare che Logan era un vero ghiottone evoluto in un umanoide ad opera dell'Alto Evoluzionario, ma, secondo lo stesso Cockrum, Stan Lee respinse in toto la proposta.
Dopo l'esordio sulla serie dedicata a Hulk (dove Wolverine si presenta con la missione di eliminare Hulk!) il personaggio si unisce agli X-Men in Giant-Sized X-Men n. 1 (1975), allo scopo di fornire nuove idee alla serie Uncanny X-Men, che allora pubblicava solo ristampe da alcuni anni. Il successo dell’operazione consentì di ricominciare a pubblicare storie inedite dal n. 94 (agosto 1975) avviando il cammino trionfale di una delle “famiglie” dei Marvel Comics più longeva e di successo: quella dei mutanti.
Maledetto da una furia berserker, Wolverine è sia un eccezionale supereroe che un assassino letale. Nato come James Howlett da una ricca famiglia canadese alla fine del 19° secolo, fu costretto ad abbandonare la casa natia dopo la tragica manifestazione delle sue capacità bestiali e del fattore di guarigione accelerato, sensi acutamente potenziati e artigli ossei in ogni mano. Adottando il nome Logan, vagò per il mondo, vivendo una lunga vita piena di sangue, guerre e tradimenti, in seguito fu uno dei soggetti sottoposti al Programma Arma X e le sue ossa furono rivestite di Adamantio indistruttibile, rendendolo un arma ancora più letale. Salvato e assistito da Mac e Heather Hudson (i creatori del gruppo mutante canadese Alpha Flight), si unì al Dipartimento H come agente del governo canadese noto come Wolverine. Ed è qui che lo incontriamo in Hulk 180/181.
Successivamente, Logan fu invitato da Charles Xavier a unirsi agli X-Men. A causa del suo comportamento aggressivo, Wolverine entrò costantemente in conflitto con i suoi compagni di squadra, e in particolar modo con Ciclope. Tuttavia, negli anni, ha manifestato un forte senso di appartenenza agli X-Men imparando a collaborare anche in altre squadre come i New Avengers e assumendo il ruolo di capo di X-Force, la squadra segreta mutante.
Di sicuro Wolverine è uno dei personaggi più iconici della Marvel e abbastanza spesso è stato sfruttato e spremuto fino all’osso per aiutare testate in crisi e incrementarne le vendite. Il fatto di essere in giro dal 19° secolo ha permesso, poi, di creare numerose storie di retrocontinuity e la sua stessa biografia (le origini) è stata oggetto di rivelazioni dapprima enigmatiche e infine riordinata in maniera cronologica. Nonostante la sua personalità aggressiva, tuttavia, Wolverine è profondamente radicato nel codice del bushido e nella tradizione orientale dei samurai, ed è a lui che dobbiamo l’approfondimento di Madripoor, la città asiatica “simil Shangai”, porto franco per buoni e cattivi dell’universo Marvel.
Ma, senza Wolverine e la rinascita dei mutanti non ci sarebbe mai stato Deadpool.
Il Mercenario Chiacchierone esordisce nella serie New Mutants n 98 di Febbraio 1991, ovvero nel periodo di massima espansione delle testate mutanti, grazie alla collaborazione di Fabian Nicieza ai testi e Rob Liefeld ai disegni. Se avete familiarità con i comics della DC e vi sembra che il suo nome di battesimo ricalchi da vicino quello di Deathstroke, personaggio al quale somiglia in maniera inquietante, e che entrambi sono sia mercenari sia maestri di spada, e indossano una tuta aderente con bandoliere, cinturoni e una maschera che copre completamente il volto, beh, avete ragione. La prima caratterizzazione grafica ad opera di Liefeld, infatti, fece sospettare addirittura il plagio, ma poi la direzione impressa al personaggio ha ben presto differenziato i due e posto fine ad ogni contesa.
La caratteristica di Deadpool è quella di rompere spesso la quarta parete, ovvero il confine tra la realtà e il fumetto; l’esempio più famoso è sicuramente Bullseye che in una storia gli chiede quando si sono visti l’ultima volta e si sente rispondere: “Nel Numero 16.”
Anche Wade Winston Wilson è di origini canadesi e fin dall'infanzia ha seguito i trasferimenti del padre, ufficiale nell'USAF poi rimasto vedovo, spostandosi da una base all'altra. Insofferente all’autorità paterna, Wade inizia a frequentare gang di teppisti dediti a vandalismo e piccoli crimini. Durante uno di questi eventi il padre viene ucciso da uno dei compagni di Wade. Il ragazzo abbandona gli studi e si arruola nell’esercito, ma la sua intolleranza all’autorità si manifesta ancora e viene espulso, tuttavia le abilità da combattente sono tali da spingerlo a diventare un mercenario. Anni dopo Wilson scopre di avere una grave forma di cancro allo stadio terminale e gli viene offerta la possibilità di sottoporsi all’esperimento Arma X (esatto, proprio quello di Wolverine). L’esperimento sembra fallire e questo lo porterà ad entrare in una struttura diretta dal dal dr. Killebrew, che compie esperimenti ancora più estremi e non autorizzati sui pazienti. Dopo varie vicende, Wade viene sottoposto ad un esperimento mortale durante il quale attiva il fattore di guarigione, che però lo lascia sconvolto nel fisico e nella mente. Fuggito dalla struttura assume il nome Deadpool proprio in ricordo dell’ospedale delle torture. Uno dei team up più formativi di Deadpool è quello con il mutante Cable, con il quale aveva già collaborato nella testata X-Force e che ritroverà nella collana Cable & Deadpool dove i due danno origine ad una versione mutante delle storie Buddy/Buddy.
Sempre per proseguire nelle similitudini tra Wolverine e Deadpool, anche il Mercenario, grazie alla sua popolarità, è stato spesso utilizzato come personaggio “salva testata” e, soprattutto, nelle sue vicissitudini ha incrociato le lame con quasi tutti i personaggi dell’universo Marvel. Una menzione particolare merita la sua vita amorosa che vede ben due compagne mutanti (Copycat, poi deceduta e Siryn) una vampira dalla quale ha avuto anche una figlia e, soprattutto, Morte, la personificazione della Morte (donna seducente e silenziosa), che addirittura preferisce Wade alla compagnia del Titano Thanos, ma questa è un’altra storia.
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