La prima volta che Ryan Reynolds prestò il suo volto a Deadpool fu in X-Men le origini- Wolverine del 2009. La versione del personaggio fu, per toccarla pianissimo, una delle idee più idiote avute dallo staff delle 20th Century Fox. Ma Ryan, purtroppo o per fortuna, era un fan del personaggio e, con un lavoro lento e progressivo, riuscì a portare la “sua” versione (del tutto simile a quella dei comics) sullo schermo nel 2016. Fu una vera scommessa, e la vinse, tanto che dopo due anni riuscì ad allargare il budget e girare un Deadpool 2 altrettanto di successo.
Dal 2018 al 2024 si sono susseguiti tutta una serie di avvenimenti (pandemia, acquisizione della 20th da parte di Disney, vacillamenti produttivi della sezione MCU molto particolari) che hanno ritardato la possibilità di vedere un altro film con protagonista Reynolds nella tuta rossa e nera del killer mercenario. Ma, dopo sei lunghi anni, pare proprio che ci siamo e, che ci piaccia o no, questo sarà l’unico film del Marvel Comics Universe che uscirà quest’anno col titolo: Deadpool & Wolverine. Anche stavolta Reynolds è stato coinvolto sia nelle operazioni di produzione che di scrittura (Reynolds è intervenuto come sceneggiatore in tutti e tre i film girati fino ad ora), per potersi assicurare che anche questo terzo episodio si mantenga nel solco dei precedenti, quello di una delle serie preferite dai fan.
Se i primi due appartenevano ancora all'“universo mutante” della 20th century Fox, ora che (come dicevamo) i diritti sono tornati in casa Marvel/Disney, pare che i fan che aspettino con curiosità e un pizzico di timore di vedere l’irriverente mercenario fare il salto nell'MCU. La prima delicata questione riguardante questa serie di film (ovvero la classificazione “vietata”) ha già avuto una risposta che si può definire rassicurante: Deadpool & Wolverine sarà il primo film MCU classificato come R, rimanendo così fedele allo stile dell'eroe violento e sboccato. La regia è stata affidata a Shawn Levy, cementando la collaborazione tra lui e Reynolds, che il regista ha già diretto in Free Guy e The Adam Project. Se avete già visto i due precedenti film della serie sapete bene che una eventuale sinossi/anticipazione della trama lascia il tempo che trova, e inoltre, proprio per questo terzo episodio che ha dovuto attraversare il periodo dello sciopero di sceneggiatori ed attori, c’è stato tutto il tempo per affollare il web di rumors, indiscrezioni ed ipotesi riguardo storyline e presenze di personaggi particolari.
A quanto pare, comunque, il buon Wade Wilson, pacificato dopo il precedente episodio grazie al viaggio nel tempo per “sistemare le cose” viene reclutato dalla TVA (la stessa organizzazione vista nella serie di Loki) insieme ad una versione “alternativa” di Wolverine per scongiurare una minaccia globale e, soprattutto, fare in modo che tutti i personaggi in mano alla 20th Century Fox possano rientrare nell’MCU con l’escamotage del Multiverso.
Secondo il regista Shawn Levy, Deadpool & Wolverine è: “Un film d’avventura interpretato a quattro mani. I due protagonisti sono alla pari e questo ha innanzitutto divertito molto me durante tutta la lavorazione. Film come quelli girati con Ryan sono soprattutto pensati per divertire il pubblico, molto diversi, ad esempio, dalla miniserie che ho girato per Netflix (“Tutta la Luce che non Vediamo” con protagonisti una ragazza non vedente ed un soldato nazista durante la seconda guerra mondiale) e Deadpool & Wolverine vuole divertire e basta. Mi piace dire che non è Deadpool 3 e che non sta cercando di copiare nulla dei primi due film. Erano fantastici, ma questa è un'avventura con due personaggi interpretati da due star del cinema nei loro ruoli più iconici. Insomma, per me, una opportunità da non perdere. Sebbene la classificazione R sia stata un aspetto importante di Deadpool & Wolverine per tutti i fan, io non sono ossessionato dalla questione della valutazione. So che si dice e si scrive molto a riguardo. Ma la verità è che mi piace raccontare storie che faranno divertire il pubblico. Questo voleva essere R perché questo è il DNA di Deadpool e né io, né Reese (lo sceneggiatore) né Ryan volevamo tradire il personaggio.”
Hugh Jackman, dunque, farà rivivere “Wolverine” per la prima volta dal 2017 e l’impegno fisico, a partire dall’allenamento a cui si è sottoposto, è stato di sicuro diverso ora che ha 55 anni. Jackman ha raccontato che gran parte della sua preparazione fisica per riprendere il suo ruolo deriva dal lavoro con il coordinatore degli stunt Brian Smerz, con il quale hanno lavorato per incorporare nelle sequenze di combattimento la danza (che ha utilizzato molto negli ultimi anni nei musical di cui è stato protagonista).
“Quando sono tornato ad allenarmi è stato davvero divertente ed ero elettrizzato. All'inizio mi sentivo un po' dolorante, ma ero motivato dal fatto che il mio corpo stesse ancora rispondendo. E ho capito quanto poteva aiutarmi proprio la condizione mentale. In realtà la parte più difficile nel rimettersi in forma per il film non sono stati gli allenamenti o la danza, ma la dieta. Per me, per il mio tipo di corporatura, sono naturalmente magro. Ottenere la corporatura necessaria al ruolo, è la parte più difficile. Questa è la parte che mi dà alla testa.”
Ryan Reynolds, che ha una amicizia di vecchia data con Hugh Jackman, ha da sempre ripetutamente citato e “provocato” Wolverine nei film di Deadpool, e non ha nascosto di certo la soddisfazione di essere riuscito a convincere Hugh a riprendere il suo ruolo.
“Non vedevo l’ora di combattere per davvero contro di lui. Innanzitutto è instancabile, quasi maniacale, nella preparazione delle sequenze di combattimento, e poi ha davvero colpito nel segno girando le scene di combattimento con velocità e sicurezza, ha fatto cose che non ho mai visto. Non mi interessava più se aveva 25, 35, 45 o 55 anni. È stato un fulmine. Il fatto di conoscerci ci ha anche portato a collaborare con una intesa molto diretta. Alle volte, durante le riprese, cambiavamo le cose abbastanza rapidamente e dicevamo: 'OK, proviamo questo oppure cambiamo quello'. E in particolare la fisicità – quell'abilità, la danza e quel background – entravano davvero in gioco perché abbiamo fatto cose dove ci siamo stupiti entrambi. In alcune scene ho pensato: Sarò decapitato da Hugh Jackman, e quella sarà la sua dannata croce da portare, non la mia!”
A proposito della storia, poi, Rhett Reese (sceneggiatore dei primi due Deadpool e anche di questo) ha detto che Wade Wilson verrà “lanciato” nel MCU come una sorta di “pesce fuor d'acqua”. “Deadpool è un pazzo al centro di un film. Lanciare un pazzo in un mondo molto sano, è proprio una premessa stimolante. Sarà davvero divertente. Non voglio entrare nei dettagli, ma posso dire che sicuramente il Multiverso influenzerà il debutto di Mr. Pool ai Marvel Studios. Potremmo vedere i Fantastici Quattro e gli X-Men raggiungere l'MCU in modo simile? Permettetemi di non negare né confermare nulla. È di sicuro un film molto più 'colorato' e diverso da quanto è stato prodotto prima, ma tutti i componenti dello staff della produzione Marvel/Disney sono stati incredibilmente di supporto a tutto quello che abbiamo fatto, nel massimo rispetto anche di quanto avevamo già fatto senza di loro per molto tempo. Dopotutto i risultati dei primi due episodi parlavano chiaro, e per questo abbiamo avuto mano libera nello scrivere e nel girare. Ci saranno tanti personaggi grazie al Multiverso e se vi state chiedendo quanti e quali, ovviamente vi invito ad andare al cinema a vedere. Abbiamo potuto attingere da tanti film girati in precedenza e, forse, anche da qualcuno degli ultimi prodotti dalla Sony nel Ragnoverso. Ma ho detto anche troppo. Buon divertimento.”
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