Nel grande genere o filone della distopia a nostro avviso uno dei grandi capolavori, che non sfigura a fianco a libri famosi come 1984 o Il racconto dell'ancella, è La parabola del seminatore di Octavia E. Butler. Pubblicato in Italia più di vent'anni fa, come pure il suo seguito La parabola dei talenti nella leggendaria collana Solaria di Fanucci curata da Sandro Pergameno, fu poi riproposto sempre da Fanucci qualche anno più tardi per poi scomparire definitivamente dalle librerie italiane.
La casa editrice Sur da qualche tempo sta pubblicando o ripubblicando i libri di Octavia Butler e ora esce, sempre nella collana BigSur, la nuova edizione della Parabola del seminatore, nella nuova traduzione di Martina Testa, alla quale speriamo seguirà non troppo in là anche quella dei Talenti.
Il libro
In un’America del futuro devastata dal cambiamento climatico, in cui le risorse si stanno esaurendo e il caos ha preso il sopravvento sulla legge, solo alcune piccole comunità isolate conservano una parvenza di ordine sociale, difese da muri contro le bande di disperati che saccheggiano, violentano, incendiano. È in una di queste enclave che vive Lauren, un’adolescente dalle straordinarie doti percettive, empatica e determinata, sempre più preoccupata per la violenza che preme da fuori e a cui il mondo degli adulti – primo fra tutti suo padre, il pastore battista della comunità – sembra impreparato. Nei quaderni dove annota le sue osservazioni, Lauren dà progressivamente forma a una nuova religione, «il Seme della Terra», fondata sull’idea del cambiamento, dell’adattabilità e dell’iniziativa individuale. Quando gli ultimi argini al dilagare della violenza verranno meno, sarà il Seme della Terra a sostenere Lauren e i suoi compagni in un rocambolesco esodo verso la salvezza. "La parabola del seminatore" è l’opera della maturità di Octavia Butler. Echi biblici, temi sociali e ambientalismo si fondono con ritmi e atmosfere da romanzo d’avventura, dando vita a un personaggio femminile profetico e modernissimo che incarna inquietudini, sfide e speranze del nostro tempo.
L'autrice
Octavia E. Butler è stata una delle più importanti scrittrici americane di fantascienza. Nata a Pasadena nel 1947, è stata cresciuta dalla madre e dalla nonna. Malgrado la borsa di studio MacArthur – che le ha reso la vita più facile negli anni successivi -, ha faticato per decenni per imporsi come autrice di riferimento (scrivendo di notte e lavorando di giorno come televenditrice, ispettrice di patatine e lavapiatti), quando i suoi romanzi distopici che esploravano i temi dell'ingiustizia dei neri, del riscaldamento globale, dei diritti delle donne e della disparità politica non erano, a dir poco, richiesti dal mercato. Con i suoi romanzi e i suoi racconti ha vinto più volte l’Hugo Award e il Nebula Award, i massimi riconoscimenti del mondo anglosassone per la letteratura d’immaginazione. Nel 2000 le è stato attribuito il PEN American Center Lifetime Achievement Award in Writing. La sua opera è apprezzata per la prosa snella, i forti protagonisti e le indagini sociali inserite in storie che spaziano da un lontano passato a un lontano futuro. Oltre ai romanzi Legami di sangue (2020) e La parabola del seminatore (2024), SUR ha pubblicato la raccolta di racconti La sera, il giorno e la notte (2021).
Octavia Butler, La parabola del seminatore (The Parable of the Sower, 1993) Traduzione di Martina Testa, BigSur, Sur 2024, pagg. 370 euro 19, ebook non disponibile.
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