La rivista si presenta con una copertina ambiziosa, accattivante: una tavola del Kunstformen der Natur (1904) di Ernst Haeckel.
Il sommario è ricco e spazia in questo numero soprattutto sulla letteratura dei nuovi immaginari, della libertà oltre i confini classici. Il numero 159 di Leggendaria che era stato presentato a Lucca Comics and Games 2023 tratta la fantascienza non più come un luogo di sogno e di evasione, ma come un mezzo chiaro di denuncia del presente in cui viviamo, non una letteratura “di genere” e marginale, ma attiva e proattiva nei confronti della quotidianità (oserei dire quotidianità “delirante” se mi si concede una citazione dal grande Prado) che ci travolge di giorno in giorno.
Una presentazione molto interessante nella quale ho potuto ascoltare il talentuoso Alan Thomas Bassi e le intriganti Angelica de Palo e Giuliana Misserville. Come nell’articolo della Vallorani La fantascienza e il sociale come presa di coscienza che il confine fra la visione e la rappresentazione sociale ormai è saltato.
Leggendaria è una rivista di fantascienza che esplora vasti temi compresi il teatro, la sessualità non binaria, le discriminazioni. Una lotta? Certo! Perché la letteratura fantascientifica è – al pari di qualsiasi altro genere – mezzo espressivo dei nostri tempi, del costume che cambia e dell’affermazione dell’individuo con le sue mille peculiarità contro una massificazione che ci vorrebbe omologati e obbedienti.
Le rubriche si susseguono e sono pregne di contenuti, il linguaggio è molto buono e gli argomenti ben approfonditi. Un sentore “al femminile” pervade le pagine, ma è un buon clima, di accettazione, di condivisione. Leggendaria è una rivista che fa riflettere, commentare, discutere. Corredata da un repertorio di immagini a colori è un gioiellino da non farsi scappare. Sia per chi ama la Fantascienza sia per chi ama l’attualità e i temi scottanti.
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