Che i videogiochi sarebbero presto diventati un qualcosa di veramente serio c’era da capirlo e aspettarselo. Qualcuno ne ha fatto una professione, non solo in termini di sviluppo di un videogame in sé, ma proprio da giocatore. Gamers professionisti che si danno battaglia su diverse discipline entrate a far parte del grande regno degli eSports. Un settore, quest’ultimo, che sta riscuotendo sempre più consensi, non solo dai giovani e dagli appassionati di gaming, ma anche di un pubblico più vasto, specialmente se si tratta di giochi a base sportiva, quindi più facilmente fruibili da parte di tutti. E l’attenzione si è spostata anche sui mass media, sui social network e sui siti di betting. 

Non a caso rientrano spesso nel palinsesto di giochi su cui scommettere titoli come FIFA (ora EA Sports FC), PES eFootball e Rocket League, una sorta di ibrido Motorsport-Calcio. Ma ci sono anche altri generi di gioco che appassionano gli scommettitori, come CS:GO, League of Legends, DOTA 2, Fortnite, PUBG, Overwatch, Hearthstone e Starcraft II. 

Italiani ed eSports: i titoli più seguiti

Partiamo da un dato generale che è stato ricavato da alcune indagini di mercato degli scorsi anni. Il numero di italiani che seguono assiduamente i tornei di eSports è di circa 500mila. Una cifra in costante crescita e che ben presto potrebbe sfondare la soglia del milione di fan. I principali eventi a tema vengono seguiti prettamente attraverso i social network dedicati allo streaming live, come Twitch o YouTube, con differenziazioni, seppur non troppo grandi, di titoli più seguiti sull’una e sull’altra piattaforma. Sulla prima, ad esempio, troviamo videogiochi come Fortnite, recentemente scavalcato in termini numerici da Call of Duty Warzone, con al terzo posto League of Legends, secondo 2 anni fa. Entrano nella graduatoria, invece, Rocket League e Call of Duty Modern. 

Sulla seconda, invece, Rocket League domina la scena, con al secondo posto Rainbox Six Siege, mentre chiude il podio eFootball. Buoni numeri per Street Fighter e Clash Royale, mentre crolla Fortnite. E’ tra queste due piattaforme che si dividono per lo più i 500mila seguaci attivi degli eSports in Italia, tranne quando il nostro Paese sia impegnato in competizioni internazionali, trasmesse talvolta su canali in chiaro o a pagamento della TV o del satellite, come successo con la F1 virtuale su Sky nel 2020. E più o meno sono questi i titoli che ritroviamo anche nella graduatoria di quelli su cui convergono i principali flussi di scommesse, con l’eccezione di FIFA, che scavalca molti dei succitati giochi in classifica su Twitch e YouTube. Una circostanza favorita anche dal fatto che le quote su questo videogioco ricordano molto da vicino quelle del calcio reale, alla pari di quanto succede per eFootball (ex PES). Al terzo posto, per le stesse ragioni, troviamo Rocket League, mentre il primo gioco extra calcio in termini di flussi di scommessa è CS:GO, il celebre sparatutto creato da due studenti nel 1998, oggi arrivato alla sua seconda edizione. 

Completano la top five Fortnite, altro sparatutto in FPS (First Person Shooter) basato sulla modalità di Battle Royale, e League of Legends, un gioco di battaglie multiplayer, dove due squadre devono distruggere il territorio avversario.

Come scommettere sugli eSports in Italia

Detto che non tutti gli operatori permettono ancora di puntare sugli eSports, è bene sapere alcune regole base per poter scommettere su questa categoria di sport virtuali nel nostro Paese. A partire, per l’appunto, da dove farlo. In questo senso vengono in aiuto alcuni siti di comparazione, che mettono a disposizione una lista dei portali dove scommettere sugli eSports in tranquillità, in quanto nella tabella appariranno solo siti legali e che abbiano gli eSports inseriti nel palinsesto delle quote disponibili. Quindi, è bene anche capire quali siano i bonus che vengano messi a disposizione degli operatori sul tema, in modo tale da poter piazzare la propria giocata in modo vantaggioso e senza rischiare investimenti eccessivi. Inoltre, sarebbe meglio scegliere quei portali che spieghino il senso delle singole scommesse, che non saranno esattamente come quelle tradizionali. Sì, sarà possibile pronosticare il vincitore di una partita o di una battaglia, ma ci sarà modo di piazzare la propria scommessa anche su tematiche meno note come il vincente mappa, nel caso di giochi come DOTA 2 o LOL; la squadra che sparge sangue per prima o quote affini; sì/no su un evento specifico del gioco e così via. 

Infine, è sempre bene informarsi prima sulle regole di un determinato eSports, così da poter davvero essere padroni della materia e provare a lanciarsi in un pronostico su uno degli eventi presenti in palinsesto. Molto utili a tal fine sono anche manuali o serie TV ispirati ai migliori videogames, come Arcane, serie Netflix basata sul mondo di League of Legends. Entrare nel mondo di quello specifico videogioco e iniziare a pensare come farebbe un gamer professionista sono segreti per il successo.