Netflix non è certo nuova a campagne di pubblicità innovative e virali: dal Luna Park zerocalcaresco allestito per il lancio della serie animata Questo mondo non mi renderà cattivo alla trasformazione di Piazza Duomo a Milano nella Hawkings del 1986 per l'arrivo sulla piattaforma della quarta stagione di Stranger Things, la piattaforma di streaming ci ha abituato a una permeabilità tra fiction e mondo reale, a un marketing esperienziale che ci costringa ad alzare lo sguardo dagli schermi, prima di tornare a tuffarcisi dentro per un binge-watching di qualunque sia la serie di punta del momento. In occasione dell'arrivo della serie di fantascienza 3 Body Problem sulla piattaforma, lunedì 25 marzo nelle stazioni ferroviarie di Roma Termini e Milano Centrale sono comparsi messaggi poco rassicuranti sui tabelloni delle partenze e degli arrivi, che hanno inizialmente fatto temere un attacco informatico come protesta allo sciopero nazionale conclusosi alle 21.00 di domenica 24 marzo. In realtà, come svelato in poco tempo dai canali social di Netflix, la frase Siete insetti è un riferimento agli eventi che si svolgono nel quinto episodio della serie; il monito belligerante che gli alieni San-Ti lanciano alla specie umana. Simulando una vera e propria invasione digitale nel nostro mondo, anche il profilo Twitter di Netflix vede la ripetizione ossessiva della frase nella bio, e come possiamo vedere qua sotto, neanche i video di commento agli episodi sul canale YouTube di Netflix sono al sicuro dall'invasione:

E se in Italia a essere prese di mira sono state le stazioni ferroviarie, negli Stati Uniti la Sphere di Las Vegas è stata illuminata da un minaccioso messaggio dallo spazio. Netflix, che ha imparato alla grande la lezione di Orson Welles e del suo adattamento radiofonico de La guerra dei mondi (che pure non ha mai provocato l'isteria di massa che leggenda popolare ha tramandato), porta gli alieni nel mondo reale, nella speranza di portare ancora più persone sulla sua piattaforma.