“Meglio porco che fascista” esclamava Porco Rosso, il personaggio dell'omonimo film di Hayao Miyazaki ambientato nell'Italia del ventennio. E questo è anche il motto del premio letterario che dal film giapponese ha preso il nome, e che non nasconde il suo orientamento politico.
Il Premio è stato indetto a latere della convention di Fantascienza comunis(ic)a che si terrà a Montaretto (Bonassola, La Spezia) sabato 25 e domenica 26 maggio prossimo.
Sono pervenuti ventiquattro racconti di ventuno autori e autrici: la giuria, costituita da Francesca Cavallero, Laura Coci, Roberto Del Piano, Elena Di Fazio e Luca Ortino ne ha scelti otto, che ha trasmesso in forma anonima al presidente Silvio Sosio, che a sua volta ha scelto il racconto vincitore.
È dunque ora possibile svelare gli otto finalisti, in attesa della proclamazione del racconto vincitore che avverrà a conclusione della convention. Eccoli, in ordine alfabetico per autrice, autore:
Premio Porco Rosso – I finalisti
Giuliano Cannoletta, Nel silenzio
Elisa Franco, La cucina di MarX e Dio Profitto
Roberto Robiz Pastene, Ya lyublyu SSSR
Mario Pesce, Pojéchali!
Daniela Piegai, Il paese dei balocchi
Mariano Rampini, Primum non nocere
Silvia Tebaldi, Rosso cinabro
Vanessa West, Sangue chiama sangue
A breve sarà ufficializzato il programma definitivo della convention di Montaretto.
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