Ma Cristoforo Colombo era italiano o spagnolo? Un tempo c'era una gran diatriba sull'argomento. In Italia era sicuramente genovese (o più precisamente di Savona); in Spagna, ovviamente, si tiene a sottolineare che a parte le origini incerte visse soprattutto in Spagna. Negli ultimi anni la polemica sembra un po' spenta, forse anche in seguito a una rivalutazione storica del personaggio che ne ha messo in luce la crudeltà e la disumanità nei confronti dei nativi americani.

Ma quello che importa è che dopo il rifiuto dei reali portoghesi Colombo trovò il sostegno di quelli spagnoli, che nell'euforia della "Reconquista" della parte saracena della Spagna finanziarono la sua assurda impresa per arrivare alle Indie andando nella direzione opposta. Impresa assurda davvero, anche secondo gli studi più seri disponibili all'epoca, ma assistita dalla fortuna di scoprire un continente dove non ci si aspettava di trovarne uno. E che fece la fortuna del Regno di Castiglia, con le sue tonnellate d'oro portate dalle Americhe.

Ma se gli spagnoli fossero stati meno prodighi e Colombo fosse stato costretto a cercare supporto in Italia, come sarebbe andata?

Prova a raccontarlo Giovanni Seltralia in L'ammiraglio d'Italia, in uscita oggi nella collana Ucronica curata da Gian Pietro Stocco.

L’Ammiraglio d’Italia

L’Ammiraglio d’Italia

Il libro

Il 23 luglio 1492 Cristoforo Colombo parte dal molo vecchio di Genova con tre navi: la Bella, la Bice e la Santa Maria Nascente. La spedizione è voluta e finanziata dai Principi Italiani, dopo il rifiuto dei reali portoghesi e spagnoli.

La navigazione impiega due lunghi mesi, e quando l’equipaggio è a un passo dall’ammutinamento, la flotta tocca terra a Guanahaní. L’esplorazione delle isole e l’incontro con i nativi porta alla ribellione di Andrea Doria, che abbandona la spedizione e prosegue per conto suo alla ricerca delle ricchezze indiane.

Quattrocento anni dopo, a Parigi, la delegazione italiana si incontra con quella americana per porre fine all’invasione di Cuba del 1898. Il deputato Emanuele Orlando usa il diario di Colombo per dimostrare i diritti italiani sulle colonie e salvare la Marina Imperiale dalla distruzione. Le questioni legali si schiantano contro le mire del nascente espansionismo americano.

L'autore

Giovanni Seltralia è nato a Lecco e vive a Rimini con il suo gatto. È laureato in Lettere all’Università degli Studi di Milano e diplomato come Sound Engineer, oggi lavora come autore, insegnante ed editor per diverse riviste del settore musicale. È co-autore di una serie per ragazzi della storica collana Il Battello a Vapore, Vola come una farfalla, 2022; Graffia come una tigre, 2023. L’Ammiraglio d’Italia è il suo primo titolo per Delos Digital.

Giovanni Seltralia, L’Ammiraglio d’Italia , Delos Digital, Ucronica 23, isbn: 9788825427349, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store) con social drm (watermark) dove disponibile , Euro 2,99 iva inclusa

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