In principio doveva essere un nuovo capitolo di Star Wars, poi è diventato Rebel Moon. Una parabola per l’ultimo film di Zack Snyder, il regista di Watchmen e L'uomo d'acciaio che è cominciata circa dieci anni fa, prima che la Disney acquisisse la Lucasfilm, la casa di produzione creata da George Lucas, quando il regista di 300 si era fatto avanti con una storia per il franchise di fantascienza più noto al mondo. La sua proposta per un film targato Star Wars, però, non riuscì a impressionare i dirigenti dell’azienda, che fecero passare altre idee e altri progetti cinematografici. Snyder, tuttavia, non rinunciò all’idea che era alla base della pellicola e ora è riuscito a realizzarla grazie a Netflix, la piattaforma di streaming che ha prodotto Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco. Già, quel parte 1 ci dice che in realtà la pellicola è divisa in due parti, la prima arriverà a dicembre, la seconda a quanto pare uscirà il 19 aprile del 2024.
Sceneggiato insieme a Kurt Johnstad e Shay Hatten, la pellicola ha come scenario una tranquilla colonia agricola che si trova ai margini della galassia. All’improvviso, sbarcano i soldati dell’esercito di un impero tirannico. Si tratta degli uomini del tiranno Balisarius, che ha assaltato la colonia per sequestrare il cibo e il raccolto dei contadini. Nel villaggio però c’è anche Kora, una giovane ragazza che sembra essere più di quello che appare. Kora si era schiantata sulla luna dove si trova la colonia e ha iniziato una nuova vita, ma a quanto pare possiede le abilità di un soldato e diventa così una speranza di sopravvivenza per tutta la colonia.
La ragazza, insieme a Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, viene incaricata di assoldare altri combattenti per formare un gruppo di guerrieri, reclutandoli fra ribelli, contadini, orfani di guerra… Tutti provenienti da mondi diversi, ma che sono accomunate dalla ricerca di una redenzione o di vendetta e disposte a combattere per quella che sembra a tutti gli effetti una causa persa, un’impresa impossibile. Inizia così una battaglia che ha il destino della galassia come posta principale, tra un manipolo di eroi e un governo autoritario e totalitario.
Sofia Boutella interpreta Kora, mentre Ed Skrein, interpreta il villain Atticus Noble. Tra i personaggi principali di Rebel Moon ci sono troveremo Michiel Huisman, nei panni di Gunnar, il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l'esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair), senza dimenticare il robot Jimmy (con la voce di Anthony Hopkins). Ci sono ancora Ray Fisher che veste i panni del guerriero Darrian Bloodaxe e Cleopatra Coleman interpreta Devra Bloodaxe, sorella di Darrian, E. Duffy è Millius interpreta un guerriero rifugiato e Jena Malone è Harmada, una guerriera-ragno. Infine, Balisarius il reggente dell’impero ha il volto di Fra Fee.
Il regista ha svelato, nel corso di un’intervista, l’importanza dei titoli per la trama complessiva. “A Child of Fire ha un duplice significato”, ha spiegato. “Si riferisce alla principessa Issa, ma anche a Kora, orfana di guerra. I loro destini intrecciati costituiscono il fulcro della storia, e sarà affascinante vedere come l’arco narrativo di Kora si svilupperà in relazione al destino di Issa.”
Snyder originariamente aveva scritto una sceneggiatura di 172 pagine per Rebel Moon, che immaginava si sarebbe tradotta in un film di più di tre ore. Di conseguenza, Netflix e Snyder hanno deciso di tagliare il film in due parti. Snyder ha anche condiviso che ogni parte di Rebel Moon avrà una versione Director's Cut, decisamente più lunga.
Sulla seconda parte di Rebel Moon non sappiamo molto, se non il titolo che The Scargiver, ma Ed Skrein, che interpreta il cattivo Atticus Noble, ha raccontato come Zack Snyder si sia ispirato a Dunkirk di Christopher Nolan per il sequel. “Ricordo che Zack ha detto che con il secondo film voleva che fosse come Dunkirk“, ha detto Skrein a GamesRadar+. “Quindi è come se ci fosse uno spazio all’inizio, e poi si parte. E si scatena davvero, davvero tanto. E, come nel caso del Ritorno del Re e del Signore degli Anelli, si può dire: Ok, sappiamo dove stanno andando. È come dire: Bene, ora sediamoci, mangiamo un sacco di popcorn e guardiamo l’inizio”.
Il sequel, The Scargiver, infatti è incentrato sulla connessione tra Kora e la principessa Issa. Snyder ha lasciato intendere che i miti di queste figure si intreccino in modo intrigante, promettendo uno svolgimento epico della saga.
Snyder, inoltre, ha affermato che è cosciente dell’inevitabile paragone che potrà essere fatto tra la sua pellicola e ‘Star Wars’, tuttavia ha precisato che la sua sarà una storia differente. Anche se entrambe le pellicole si sono ispirate al film di Akira Kurosawa del 1954, I sette samurai (Seven Samurai).
Il mondo di Rebel Moon comunque dovrebbe espandersi anche in altri media. A marzo 2023 è stato annunciato che era in fase di sviluppo un videogioco ispirato al film. Dovrebbero essere in fase di studio anche un corto animato, una graphic novel, un romanzo e una serie tv dedicata a Balisarius.
Non ci resta che comprare i popcorn e attendere fino al 22 dicembre.
3 commenti
Aggiungi un commentoa me e' piaciuto, credo che abbia potenzialita' enormi di sviluppo...
Sbaglierò ma mi sembra una ciofeca peggiore di Star Wars...
non sbagli, lo è. Sconclusionato, con effetti speciali ridicoli, una sceneggiatura scritta da un bambino di 3 anni... credo sia uno dei prodotti più cringe del 2023.
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