Quest’anno l’organizzazione del Trieste Science+Fiction Festival ha voluto moltiplicare le attività collegate alla narrativa e al genere fantastico, in vista della cinquantesima edizione dell’Italcon che si terrà proprio a Trieste nel 2024.
BookInvaders è il ciclo di presentazioni di libri e fumetti a tema fantascientifico in collaborazione con il Gruppo FantaTrieste.
Ha spiegato Francesco Ruzzier:
Era molto importante per il Trieste Science+Fiction Festival trovare uno spazio adeguato alla letteratura all’interno del programma del festival. Il successo di questa prima edizione di Book Invaders ha dimostrato di come effettivamente il pubblico della manifestazione e non solo aspettasse un appuntamento come questo Possiamo dire che più che un aperitivo letterario, Book Invaders ha rappresentato un ottimo antipasto di quello che organizzeremo il prossimo anno per la 50ª edizione dell’Italcon.
Dopo la giornata inaugurale dedicata a Davide Bowie con l’antologia Sound & Visions curata da Fabio Novel (Delos Digital) e la presentazione di Dormono sulla Collina edita da Kipple Officina Libraria sono seguiti tre eventi fino alla chiusura del festival.
Lunedì 30 ottobre
Roberto Maestri ha introdotto Marco Fichera e la sua nuova opera Nodo di buona ventura; il romanzo, finalista al Premio Odissea 2020 è stato pubblicato da White Cocal Press.
Ambientato tra il 1943 e il 1956, Un nodo di Buona Ventura è un racconto d’avventura storico-fantascientifico che prende vita sul fondale del conflitto bellico. La storia segue le vicende di Arturo un giovane di origini bisiache caduto prigioniero della Germania Nazista costretto collaborare in una una missione controversa, e di Franz un militare tedesco appartenente all’Intelligence nazista, portatore di dubbi sulla giustezza delle motivazioni di una guerra che il suo Paese sta perdendo.
Le gesta di Arturo e Franz li portano in ogni angolo del globo e coinvolgono personaggi illustri come Nicola Tesla e li mettono a confronto con i grandi misteri del nostro tempo come l’Esperimento di Philadelphia.
L’autore ha definito il romanzo “una storia di viaggi del tempo all’ennesima potenza”.
Martedì 31 ottobre
Francesco Ruzzier ha presentato Dottor Pira e il suo nuovo lavoro Arriva Sergio 2.0: development mode.
Il volume è il sequel di Arriva Sergio, un fumetto che rende giustizia all’eroe definitivo del nuovo millennio: il tecnico informatico.
Dottor Pira ha raccontato la genesi di Sergio, nato in un primo momento come personaggio di strisce “flash” ma che, grazie all’entusiasmo del pubblico e dei follower, è diventato seriale fino alla stesura di un volume a lui dedicato.
Arriva Sergio 2.0: development mode uscirà in vari spillati con storie autoconclusive in tiratura limitata. Un metodo di scrittura molto diffuso nell’universo dei manga giapponesi, ma ancora poco esplorato nel mondo delle graphic novel italiane.
Il fumettista ha avuto modo di parlare del mondo del fumetto, delle collaborazioni artistiche, delle peculiarità e delle soddisfazioni dell’autopubblicazione.
Martedì 31 ottobre
Simonetta Cusma ha presentato Filippo Rossi e il suo saggio Dune. Tra le sabbie del mito.
Filippo Rossi ha parlato di Dune, capolavoro transgenerazionale, scritto da Frank Herbert. Il saggista è andato a raccontarne l’origini e il caloroso apprezzamento del pubblico del tempo, ne ha analizzato ambiente, personaggi e psicologia, sia nella versione letteraria che in quella cinematografica, anche nella sua ultima versione del regista Denis Villeneuve.
Filippo Rossi ha sottolineato come Dune precorresse i tempi con le sue tematiche di attualità come il problema ambientale e lo scontro di civiltà.
Momento goliardico quando la presentazione è stata interrotta a causa della sortita di un manipolo di Sith, conclusasi felicemente con la consegna a Rossi di un vero e proprio Cryss (coltello Fremen) da parte dello Star wars Clan di Trieste.
Filippo Rossi ha brevemente parlato del suo precedente saggio su Star Wars e del suo nuovo lavoro dedicato a Zack Snyder.
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