Davide Del Popolo è il vincitore del premio Urania 2023 con il romanzo Per le ceneri dei padri (Urania n. 1719, Mondadori, ottobre 2023), entrando così di diritto nel ristretto “club” degli scrittori che hanno vinto il prestigioso riconoscimento mondadoriano per due volte, essendoselo già aggiudicato nel 2019 con Il pugno dell’uomo.
La protagonista della storia è una ragazza che vive su Casa-tra-le-Stelle, una sorta di grande astronave che è in realtà un mondo dove c’è totale libertà e niente è proibito. L’unico divieto è fare del male agli altri, ma i suoi abitanti sono selezionati a monte e devono risultare totalmente pacifici. Olympias Antigones, il cui nome spaziale è Sussurro di Giada, è arrivata su Casa-tra-le-Stelle a sette anni e lì conduce una vita ricca e felice, in quello che è a tutti gi effetti un utopico paradiso.
La sua vita idilliaca è tuttavia interrotta improvvisamente: su Abisso, il suo pianeta d’origine, suo padre e il suo fratello maggiore, sono stati assassinati in un agguato, molto probabilmente da una famiglia rivale. Abisso, infatti, a differenza di Casa-tra-le-Stelle è un pianeta aspro, ruvido in cui si fronteggiano gruppi criminali si fronteggiano da anni, grazie anche a sofisticate armi tecnologiche, come i mecha, robot enormi e potenzialmente letali. Olympias deve prendere il posto del padre, vendicarne la morte e l’unico modo per farlo e rispondere con una violenza maggiore a quella che la sua famiglia ha subito. Sarà in grado di farlo? Gli anni trascorsi su Casa-tra-le-Stelle potranno essere un ostacolo oppure un vantaggio nella spietata lotta per il potere su Abisso?
La storia ci viene narrata dal punto di vista di due personaggi: Olympias, ovviamente, che deve riadattare i suoi pensieri e valori di persona pacifica e civile alle spietate leggi che dominano Abisso e Vento Gioioso, il compagno di Olympias su Casa-tra-le-Stelle, che giunge su Abisso per cercare la sua amata.
La domanda al centro del romanzo è uno dei più classici temi della sociologia: è la società a plasmare l’individuo o l’identità di ogni essere vivente si forma a prescindere dal contesto sociale in cui vive?
La questione è controversa, ma per due dei padri della sociologia moderna, quali sono Emile Durkheim (1858-1917) e Georg Simmel (1858-1918), la società gioca un ruolo fondamentale nella vita di ogni singolo individuo. Per Durkheim la società con le sue istituzioni plasmano i pensieri e i comportamenti di ogni persona, che altro non è che un prodotto sociale, figlia dell’interazione con altri del suo stesso gruppo sociale. Anche per Simmel l’individuo è un costrutto sociale, frutto delle relazioni che si hanno con gli altri e con la società in cui si vive, per cui un individuo non può essere considerato un’entità isolata.
La protagonista del romanzo di Del Popolo Riolo è costretta a ricostruire la sua identità, che viene messa in crisi dall’ambiente del suo pianeta natale, totalmente diverso, per non dire opposto, a quello in cui ha vissuto per la maggior parte della sua esistenza. Ed è questa l’essenza della storia, che è comunque condita da vari colpi di scena, in cui tradimenti, faide, combattimenti e violenza allo stato puro sono all’ordine del giorno.
Riuscirà la protagonista a integrarsi nuovamente nella sua famiglia di Abisso, in una realtà sociale cruda ed estrema? Riuscirà a risocializzare se stessa? A diventare l’erede di una famiglia di criminale, come tutti si aspettano da lei? Un destino a cui il padre tentò di sottrarla proprio nel pieno della sua infanzia.
Ancora una volta, prendiamo spunto da una delle più importanti teorie sociologiche del 900, non per rispondere a questi interrogativi, ma per dare il segno che il romanzo di Davide Del Popolo Riolo è davvero di un livello alto, una storia che mette in campo concetti e prospettive che sono parte della nostra contemporaneità. Nel loro saggio più importante dal titolo La realtà come costruzione sociale (1966) i sociologi Peter L. Berger e Thomas Luckmann ci offrono una prospettiva diversa da quella di Durkheim e Simmel, spiegandoci che la socializzazione, ovvero il processo attraverso il quale un individuo diventa un essere sociale, integrandosi in una comunità, non deriva né da fattori genetici né da quelli ambientali, ma dall’interazione tra i valori e modelli di comportamento che l’individuo acquisisce nel corso della sua infanzia dalla famiglia e nello stesso tempo l'adattamento ad un mondo preesistente di simboli, istituzioni e strutture di potere e di produzione. Un processo che i due sociologi definiscono “la costruzione sociale della realtà” è che connotano come fortemente ambivalente. Questo processo, ci sembra sia il cuore della storia di Per le ceneri dei padri e per questo è un romanzo che avvince e convince.
Lasciamo al lettore, ovviamente, scoprire se la protagonista Olympias Antigones-Sussurro di Giada riesca a dare un senso compiuto alla propria vita, a noi non resta che registrare l’ottima prova narrativa di Davide Del Popolo Riolo.
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