In molti hanno coniugato fantascienza e horror, pochissimi hanno raggiunto il livello di Richard Matheson nel romanzo Io sono leggenda.
Un mondo post apocalittico, devastato da una grave epidemia e popolato da vampiri sono lo sfondo in cui agisce Robert Neville, ex scienziato, ora cacciatore di giorno e preda nelle ore notturne, forse l'ultimo sopravvissuto di una specie condannata.
Pubblicato nel 1954, il libro è stato adattato per il grande schermo con tre film: L’ultimo uomo della terra (1964), 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (1971) e Io sono leggenda (2007); tre versioni differenti tra loro e dal romanzo ma ugualmente affascinanti, mentre è in preparazione la quarta trasposizione cinematografica.
Il libro
Cosa vuol dire essere (probabilmente) l’ultimo uomo rimasto sulla faccia della Terra?
L’ultimo uomo… vivo, s’intende!
È questo il dramma quotidiano di Robert Neville, unico sopravvissuto di un morbo incurabile che ha trasformato tutti gli altri esseri umani del pianeta in vampiri.
Di giorno, Robert si aggira tra le case in cerca di cibo, ma anche di altri superstiti, in bilico tra terrore e speranza.
Di notte, fortifica la sua abitazione, con il costante incubo di una possibile incursione dei succhiatori di sangue, e cerca rifugio nell’alcol. Certo non il miglior rimedio per restare lucido, ma l’angoscia è troppo forte, e i brutti ricordi si affastellano nella sua mente.
Gli esseri umani trasformati dal morbo sono in tutto e per tutto simili ai vampiri della tradizione gotica, ma la spiegazione del fenomeno data da Matheson è prettamente fantascientifica: un bacillo fuori controllo. Robert studia la situazione, cerca una cura, lotta disperatamente… C’è tuttavia un interrogativo angosciante che lo assilla: in un mondo dominato dai vampiri, lui è l’unico sano… o è solo un retaggio del passato di un mondo ormai inesorabilmente destinato ad andare avanti senza di lui?
Una curiosità: il libro ha avuto una famosa trasposizione cinematografica con protagonista Will Smith… ma non aspettatevi che gli eventi del romanzo si sviluppino nello stesso modo del film!
L'autore
Richard Matheson (Allendale, New Jersey, 1926 – Los Angeles 2013) – inizia a scrivere racconti giovanissimo e ottiene il primo successo nel 1954 proprio con “Io sono leggenda”. Ha scritto molto per il cinema e la televisione (sue molte puntate di Ai confini della realtà), lavorando tra gli altri con Alfred Hitchcock e Steven Spielberg. Fra le sue opere: “Tre millimetri al giorno” («Urania Collezione» n. 211), “Io sono Helen Driscoll” e “La casa d’inferno”.
Richard Matheson, Io sono leggenda (I Am Legend, 1954), traduzione di Giovanna Scocchera, Mondadori – collana Urania Collezione nr. 249, euro 6,90, ebook euro 4,99.
1 commenti
Aggiungi un commentoUna traduzione più diretta, direi più dura, più vicina a un flusso di coscienza piuttosto, meno "racconto".
Le mille polemiche e i mille dubbi restano.
La leggenda del Vampiro - che lui conosceva - ora si trasferisce su lui stesso, nuova Leggenda, nuovo "Vampiro": "sapeva che, proprio come i vampiri, era un anatema e un nero terrore da distruggere".
Un esempio di diversa traduzione
Prima:
L'ignorò, cominciando a sospettare che nella sua mente si celasse un estraneo. Un tempo poteva averla chiamata coscienza. Ora era soltanto un disturbo. La morale, dopo tutto, era finita con la società. Lui era la propria etica.
Adesso:
Ignorò tutto quanto, con il sospetto che nella sua mente si nascondesse una creatura aliena. Un tempo avrebbe potuto definirla la sua coscienza. Ora era solo una scocciatura. La morale, del resto, era crollata insieme alla società. La sua etica era lui stesso.
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