Retrofuturismo e colori pastello per la nuova opera di uno dei registi dallo stile più riconoscibile degli ultimi decenni: Wes Anderson. Dopo essere stato in lizza per la Palma d’oro a Cannes, Asteroid City arriva oggi nei cinema di tutta Italia, pronto a presentare le sue molteplici storie – su vari livelli narrativi, come da abitudine di Anderson – al pubblico. Ambientato in un 1955 alternativo, il film è un omaggio del regista alla mitologia degli UFO che ha permeato le zone meridionali degli Stati Uniti nel periodo dei test nucleari postbellici, nonché l’occasione per Anderson di tornare sul set con alcuni dei suoi attori feticcio come Jason Schwartzman, Tilda Swinton e Adrien Brody, in compagnia di un cast stellare di cui fanno parte, tra gli altri, Scarlett Johansson, Tom Hanks, e Bryan Cranston. Con le musiche di Alexandre Desplat (vincitore di un Oscar per la colonna sonora di Grand Budapest Hotel) e Jarvis Cocker (frontman del gruppo britpop Pulp) a cui si mischiano suggestioni folk-western, e un budget di venticinque milioni di dollari, Asteroid City è senza dubbio uno dei film più attesi di questa stagione autunnale che si lascia alle spalle il fenomeno Barbienheimer.
Il film
1955. I visitatori della cittadina di Asteroid City assistono a un incredibile incontro ravvicinato. A seguito di ciò, l'esercito americano costringe tutti i testimoni ad una quarantena in città, durante la quale si seguono vari personaggi, alcuni che cercano di fuggire, altri a passare il tempo tentando di tornare alla realtà dopo l'apparente visita aliena e a riflettere sulle proprie credenze esistenziali e religiose dopo avere appreso di non essere soli nell'universo.
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