Se ne erano perse le tracce già da un po’ ma adesso il silenzio è diventato rumor: il film di Star Wars affidato alla regia di Taika Waititi potrebbe non vedere mai la luce delle sale, né quella dei salotti.

La collaborazione tra il regista neozelandese e il franchise di Guerre Stellari è iniziata nel 2018, quando è stato annunciato che Waititi sarebbe stato uno dei registi della serie The Mandalorian, di cui ha diretto l’episodio finale della prima stagione, oltre a prestare la voce al droide IG-11. In seguito, in occasione dello Star Wars Day del 2020, è stato annunciato che Taika Waititi avrebbe diretto e co-sceneggiato un film non meglio identificato con Krysty Wilson-Cairns (Last Night in Soho, Penny Dreadful), di cui si sono perse le tracce negli anni.

Gli ultimi aggiornamenti erano arrivati da Lucasfilm, nella persona della presidente Kathleen Kennedy, pochi mesi fa: parlando del progetto, rimasto nelle sole mani di Waititi dopo l’allontanamento di Wilson-Cairns, Kennedy affermava che “lo faremo, un giorno”. 

Sembra però che quel giorno non arriverà, o almeno è quello che sostiene l’insider Daniel Richtman, secondo cui il film è “ufficialmente morto”, anche se ancora non se ne conoscono i motivi.

Star Wars: per Liam Neeson quando è troppo è troppo

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Articolo di Angela Bernardoni Lunedì, 11 settembre 2023

Il volto di Qui-Gon Jinn critica le scelte di Disney+, a suo avviso dannose per il franchise.

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Taika Waititi aveva parlato del progetto questa estate, nel corso di un’intervista a TheWrap; alla domanda sulla probabile uscita nelle sale del film, il regista aveva risposto: non quest’anno, specificando che avrebbe trascorso la fine del 2023 impegnato nelle riprese di Our Flag Means Death e Time Bandits, aggiungendo sto sempre scrivendo. Sto ancora provando a capire che storia è.

Forse in Lucasfilm si sono stancati dei tempi lunghi del processo creativo di Waititi, o forse hanno accolto le critiche di Liam Neeson e optato per un ridimensionamento dei loro progetti per il futuro, o, ancora, questa temporanea battuta d’arresto si interlaccia all’ondata di scioperi che sta colpendo duramente Hollywood e vedremo il regista tornare sul progetto in un altro momento. Del resto, “un giorno” è molto vaga, come definizione.