Mentre noi qui rosichiamo aspettando il 23 agosto, o chi vuole si accontenta di Barbie, nel resto del mondo stanno già vedendo il film più atteso dell'anno, Oppenheimer di Christopher Nolan. Tra gli altri l'ha visto anche lo scrittore di fantascienza Robert J. Sawyer, autore del romanzo L'alternativa Oppenheimer riproposto questo mese nella collana I miti Mondadori. Il romanzo di Sawyer è di fantascienza me in modo molto “leggero”, nel senso che introduce un particolare evento che però sposta di pochissimo gli eventi storici raccontati, soprattutto fino al completamento del progetto Manhattan, che sotto la guida di Oppenheimer ha portato allo sviluppo della bomba atomica.
Sawyer ha scritto un lungo post su Facebook spiegando le sue idee sul film.
Secondo Sawyer, il film di Nolan è un ottimo film, e si sente di raccomandarne la visione. Tuttavia, secondo lui, sul tema resta ancora migliore il film I giorni dell'atomica (Day One, 1989) di Joseph Sargent.
Sawyer prevede un Oscar per Robert Downey jr nella parte di Lewis Strauss, il membro della commissione per l'energia atomica americana che, diventato nemico di Oppenheimer, gli farà togliere l'accesso di sicurezza ai segreti di stato sull'energia atomica. Plauso anche per Matt Damon nella parte del generale Groves, mentre Sawyer non è convinto dell'interpretazione del protagonista, Cillian Murphy.
In generale, dalle parole di Sawyer si evince una differenza di fondo tra la visione del personaggio data da Nolan e quella di Sawyer, che vede Oppenheimer come una persona molto complessa, per certi versi fuori dal mondo (non si era neppure reso conto dell'esistenza della Grande Depressione), con grandi passioni amorose ma anche l'incapacità di dimostrare affetto ai suoi stessi figli.
Tra le altre cose Nolan dipinge Oppenheimer come un "sofisticato attivista politico", mentre secondo Sawyer Oppie non lo era affatto; i sospetti di affiliazione al comunismo erano dovuti infatti più alle sue conoscenze che alle sue azioni.
Sawyer critica anche la scena “di nudo” (poca cosa in realtà, si vede per un attimo un seno), del tutto inutile ai fini della trama ma che ha scatenato un dibattito e fatto vietare il film ai minori non accompagnati; un peccato, secondo Sawyer, perché è un film che dovrebbero vedere tutti.
Infine, Sawyer, che ha lavorato per diversi anni per documentarsi al tempo della scrittura di L'alternativa Oppenheimer, critica la scarsa aderenza storica di dialoghi e di alcune scene, e il modo con cui sono trattati di passaggio alcuni grandissimi nomi della fisica, come Richard Feynman, premio Nobel nel 1965 per i suoi lavori sull'elettrodinamica quantistica.
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