Il mondo del cinema e della televisione è passato varie volte attraverso l'agonia di uno sciopero degli sceneggiatori, non senza danni ed problemi visibili. Ma questa è la prima volta da oltre mezzo secolo che agli autori delle storie si uniscono nella protesta coloro che le storie le devono raccontare: gli attori. E questo genera una tempesta perfetta che rischia di avere ripercussioni per anni, perché lo sciopero degli sceneggiatori impatta su film e serie che sono in una fase di lavorazione di diversi mesi precedente a quella in cui entrano in gioco gli attori. Per cui, i prodotti per cinema e tv che vengono toccati dallo sciopero coprono ormai le uscite di un anno-un anno e mezzo.
Hollywood Reporter ha pubblicato qualche giorno fa una mail formale ma piuttosto preoccupata inviata da Kevin Feige al personale dei suoi Marvel Studios, in cui ammette i problemi e annuncia i ritardi.
Ci rendiamo conto di quanto tutti voi abbiate fatto per i vostri progetti specifici ed è deludente quando i piani accuratamente stabiliti devono essere spostati, ma il cambiamento costante è la natura del business della produzione e i nostri team non sono nuovi alle sfide inaspettate e a risolverle. Apprezziamo profondamente tutti i vostri sforzi per trarre il meglio dalla situazione, e possiamo tutti sperare che un nuovo accordo venga finalizzato al più presto in modo da poter riprendere il grande lavoro che abbiamo in corso.
Tra i progetti Marvel che sono stati bloccati c'è il pubblicizzatissimo Deadpool 3, che negli ultimi mesi ha fatto numerosi annunci di attori coinvolti nel progetto, salvo che ora proprio gli attori hanno incrociato le braccia.
Altri progetti, in fasi meno avanzate di produzione, sono stati bloccati dallo sciopero degli sceneggiatori: Blade, Thunderbolts, la nuova serie di Daredevil: Born Again.
Anche il film Sony Venom 3 è in stand-by, e lo stesso grossi progetti cinematografici come Gladiator 2 e la seconda parte di Mission: Impossible – Dead Reckoning, o televisivi come la seconda stagione di The Sandman.
L'associazione degli sceneggiatori, WGA, è scesa in sciopero per sollecitare nuovi contratti che tengano in considerazione il prosciugamento dei diritti residui sull'home video, mercato ormai morente, e si adeguino al nuovo modello di business più legato allo streaming. La preoccupazione degli attori invece guarda più al futuro e riguarda l'uso delle IA in sostituzione degli attori, preoccupazione che forse può apparire prematura ma che gli attori americani sentono già pressante. È la prima volta che il sindacato degli attori sciopera dal 1980, mentre gli sceneggiatori sono scesi in piazza varie volte negli ultimi decenni, l'ultima nel 2008.
Per quanto riguarda l'uso delle IA per scrivere sceneggiature, uno sceneggiatore ha pensato di chiedere a ChatGPT cosa ne pensasse e se fosse più difficile sostituire uno sceneggiatore o il CEO dell'azienza. Questa è stata la risposta della IA. Quindi, signori CEO, fate molta attenzione, perché potreste essere i prossimi…
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