La maggior parte dei quotidiani oggi lo ricorda come l'autore di Non è un paese per vecchi, thriller del 2005 che ha portato Cormac McCarthy alla fama presso il grande pubblico grazie al film dei fratelli Coen con Tommy Lee Jones e Javier Bardem. Ma qui noi lo ricordiamo soprattutto per La strada, il romanzo distopico-catastrofico del 2007 che gli è valso il premio Pulitzer. Un romanzo disperato, tristissimo, che racconta la storia di un padre che cerca di proteggere il figlio in un mondo distrutto e senza speranza. Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo con Viggo Mortensen.
McCarthy è stato uno scrittore sui generis, molto poco integrato nel mondo editoriale. Nato a Providence, come H.P Lovecraft e Paul Di Filippo, nel 1933, frequentò l'università in Tennessee. Fece alcuni anni nell'esercito e pubblicò il primo romanzo, Il guardiano del frutteto, nel 1965, spedendolo all'unico editore di cui aveva sentito parlare, Random House.
Tra i suoi libri più noti diversi western, come Meridiano di sangue e La trilogia della frontiera. Dopo La strada è rimasto in silenzio per quindici anni; solo l'anno scorso è stata annunciata la pubblicazione di due romanzi connessi tra loro, The Passenger e Stella Maris, in corso di pubblicazione da Einaudi.
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