Uno dei problemi con la moltiplicazione dei capitoli delle saghe fantasy è che bisogna iniziare a leggerle dall'inizio... D'accordo, non sempre, purtroppo col successo di vendite del genere sono abbondati anche gli esempi di polpettoni multivolume intercambiabili, buoni soprattutto come fermaporte, o a sostenere il classico letto con la gamba rotta, ma dal valore letterario spesso pericolosamente basso. Che come minimo che sia una trilogia, sembra essere la regola, altrimenti gli editori neache ti considerano: il pericolo ovviamente è che le trame si assomiglino sempre di più tra di loro, con sovrabbondanza di personaggi stereotipati e sviluppi narrativi presi da uno dei tanti Manuali del Bravo Scrittore di Successo in circolazione. L'americano Robert Jordan sembra comunque essere uno dei punti fermi della rinascita del genere, stando perlomeno a giudicare dal duraturo successo del suo megaciclo La Ruota del Tempo, un vero e proprio fenomeno editoriale che ha venduto all'estero milioni di copie e il cui decimo volume, Crossroads of Twilight, uscirà in novembre. Ma dicevamo dell'opportunità di iniziare a leggere queste saghe dall'inizio, benissimo ha fatto quindi l'editore Fanucci a (ri)proporre questo ciclo partendo dal suo inizio. Il romanzo si intitola L'occhio del mondo e fu proprio quello che, ormai dodici anni fà, dette inizio alla saga. Ingredienti ? Ovviamente l'eterna lotta tra il bene e il male, tra l'Oscuro e l'umanità, dove gioca un ruolo primario Rand al'Thor, un pastore che è stato designato come reincarnazione di un mitico eroe, il Drago...

Jordan stesso esorta a iniziare la lettura dall'inizio: "I personaggi all'inizio sono innocenti, potrete vedere il mondo nel quale vivono attraverso i loro occhi. Uno dei temi del ciclo è la mutabilità della conoscenza: non si può mai sapere davvero la veritàsu un evento a meno di non avervi assistito di prima persona, e anche in quel caso si può sapere solo quello che si è osservato coi propri occhi. Per cui i personaggi sospettano che forse qualche parte di ciò che sanno non è vero, ma ignorano quale parte. Ogni libro modifica il precedente." Il ciclo ha ormai un vasto seguito. "E' una specie di Guerra e Pace fantasy, una storia non solo di individui ma di intere culture che si scontrano attraverso continenti. (...) La classica lotta tra il bene e il male è una buona porzione della vicenda, ma non è facile capire quanti degli accadimenti, delle lotte, siano effettivamente motivate da l'Oscuro, dal male. Quelli che hanno letto i libri già diverse volte cominciano solo ora a capire che cosa sta succedendo, e questo mentre i nostri eroi ancora non sospettano niente. La guerra contro il male è iniziata sin dal principio."

Jordan ha un passato militare alle spalle e questo rende particolarmente realistici i suoi scontri tra eserciti, le sue battaglie, descritte con molta violenza. All'inizio della sua carriera di scrittore di fantasy si fece notare per aver ripreso il personaggio di Conan creato da Robert E Howard. Ma cosa ne pensa degli scrittori che riprendono personaggi inventati da altri ? "Se solo potesse raggiungerci sono convinto che Howard strangolerebbe me, Andy Offutt a tutto il resto del gruppo. Io non vorrei che venisse fatto coi miei personaggi... passeggiare coi loro stivali per il mio mondo. Se dovessi morire voglio che l'hard disk del mio computer venga formattato quattro volte. Ho dato precise indicazioni che se qualcuno provasse a continuare la mia serie dopo la mia morte gli vengano rimosse le rotule dei ginocchi." Alle nuove leve degli scrittori di fantsy quindi un monito: cercate di invetarvi qualcosa di nuovo, di vostro, che non sia solo lo stanco rimasticamento di roba già scritta da altri. Una bella sfida.