- L’ultimo Viaggio della Infinite Succor
- Test d’Armatura (Armor Testing)
- Interruzione di Quarantena (Breaking Quarantine)
- Seconda Alba su Nuova Mombasa
- Halo Uprising
- Halo Helljumper
- Halo Bloodline
Il gioco di Halo fu sviluppato inizialmente da Bungie Studios, casa che aveva prodotto dagli anni ‘90 vari titoli di successo come Myth, Marathon e Oni; quest’ultimo titolo, fortemente ispirato a Ghost in the Shell di Mamoru Oshii, è rimasto nella storia poiché fu il primo a permettere al giocatore di poter condurre uno scontro con armi da fuoco o con tecniche di combattimento corpo a corpo. Fatto tesoro di queste esperienze che vanno a confluire in un nuovo titolo di fantascienza, il nostro Halo, la Bungie entra a far parte del gruppo Microsoft che decide di scegliere il titolo per il lancio della consolle Xbox nel 2001. Si sviluppa da allora un franchise che raccoglie, oltre ai videogames, webseries, romanzi, cortometraggi, film di animazione, fumetti fino ad arrivare alla serie TV andata i onda quest'anno quest’anno. Ora Rw Lion ha riproposto in fumetteria e libreria la prima storica Graphic Novel
La storia vede l’umanità nel 26° secolo che ha colonizzato sotto l’egida del Comando Spaziale delle Nazioni Unite (UNSC) numerosi mondi nella galassia grazie alla propulsione iperspaziale. Numerosi sono gli scontri però tra le entità politiche coloniali che richiedono l’indipendenza dal governo centrale. Per reprimere senza impiegare numerose divisioni di Marine le rivolte viene sviluppato il programma Spartan, supersoldati geneticamente modificati, dotati di armature tecnologiche e assistiti da Intelligenza artificiale. Nel 2525 i mondi alla periferia del dominio terrestre vengono assaliti da una alleanza aliena nota come Covenant. Formata da più razze unite da medesime credenze religiose hanno stabilito il genere umano indegno di esistere. Gli Spartan sono le uniche armi capaci di un certo confronto con la superiorità numerica e tecnologica dei Covenant ma sono in un numero troppo risicato per potere fare la differenza.
La serie Tv, trasmessa in Italia sul canale satellitare Sky Atlantic e prodotta tra gli altri dalla Amblin Television di Steven Spielberg, ha avuto uno sviluppo a dir poco travagliato. Ideata nel 2013 con il titolo Halo: The Television Series e dopo una lunga fase di developement hell si concretizza attivamente nel 2018. cominciano nel 2019, ma lo scoppio della pandemia le interrompe. Dopo la forzata pausa, le riprese riprendono e l'ultimo ciak viene girato a Budapest. Per interpretare John-117 alias Masterchief è stato scelto Pablo Schreiber, attore di film e serie tv d’azione visto in The First Man e in American Gods.
Veniamo adesso al volume edito in Italia da Rw Lion nella linea Real World, dedicata generalmente al fumetto d’azione di matrice anglosassone. Questo volume è la prima rappresentazione del mondo di Halo tramite la nona arte, e nel novembre scorso è tornato sugli scaffali americani in un’edizione rinnovata per l’editore Dark Horse.
La Graphic Novel fu pubblicata per la prima volta nel luglio 2006 dalla Marvel in collaborazione diretta con la Bungie, che reclutò per l’operazione tutti grandi nomi del fumetto che avevano la caratteristica di essere appassionati del videogioco. La sua genesi non fu semplice: numerosi furono i professionisti che si avvicinarono al progetto (Joe Kubert, Alan Moore, Adi Granov) ma che non trovarono la giusta sintonia nel raccontare il mondo di Halo. Vediamo le singole storie, ognuna diversa per il tipo e lo stile di racconto.
L’ultimo Viaggio della Infinite Succor
La prima storia vede ai testi Lee Hammock (Advent Rising, Dragon Mech) scrittore molto attivo anche nel campo dei giochi di ruolo e alle matite una colonna portante del fumetto britannico, Simon Bysley. Bisley, dopo avere illustrato le copertine di album metal e rock esordisce come autore di fumetti alla fine degli anni ’90 sulle pagine 2000 A.D., la rivista che ha ospitato artisti del calibro di Neil Gaiman, Alan Moore e Grant Morrison. Tra i lavori principali ritroviamo Slaine il Dio cornuto e il crossover fra Judge Dredd e Batman: Vendetta in Gotham.
La Infinte Succor è una nave di sussistenza della Particular Justice, una delle flotte Covenant, molto importante in quanto a bordo di essa vi era un enorme quantità di risorse alimentari (vi erano infatti zone di caccia e di riserva di animali). Pensando sia stata abbordata dagli umani una squadra di incursione guidata dal comandante Rtas 'Vadum. Il commando rimasto isolato dal resto della flotta trova una realtà ben peggiore. Gran parte degli organismi biologici che ospitava, compreso il bestiame aliene di grande dimensione è stato infettato dai Flood, un parassita che modifica la struttura dell’ospite prendendone il controllo, assorbendone conoscenze e capacità, asservendole a una mente suprema.
Test d’Armatura (Armor Testing)
L’episodio è ispirato al volume Skunk Works di Benjamin Robert Rich, uno dei bestsellers del 1994 che racconta anni di evoluzione di prototipi segreti militari nella divisione Advanced Development Programs dell’azienda statunitense Lockheed Corporation (oggi Lockheed Martin). Scritta da Jay Farber, sceneggiatore attivo sia nel campo fumettistico (Avenger Assemble) che nella scrittura di serie televisive (Ringer, Star-Crossed, Zoo), con alle matite Ed Lee, artista coreano che ha insegnato anche all’università di Busan e Andrew Robinson, disegnatore famoso per Hawkman, Starman e soprattutto per Il Quinto Beatle: la storia di Brian Epstein.
La recrudescenza della guerra con i Covenant spinge il Comando spaziale delle Nazioni Unite (UNSC) a sviluppare una nuova armatura. La caduta libera dall’atmosfera superiore (Halo in effetti è il nome di un particolare lancio ad alta quota anche se nel franchise il significato è un altro) e l’atterraggio in un poligono dove il prototipo ha la meglio su numerose forze, fino alla sorpresa finale che rivela l’identità dell’occupante dell’armatura.
Interruzione di Quarantena (Breaking Quarantine)
La terza storia vede al lavoro Tsutomu Nihei; Nihei consegue la laurea in architettura negli anni '90 alla Parsons di New York, dove per un certo periodo lavora. Tornato in Giappone si dedica completamente al disegno lanciando dopo poco su Afternoon, una delle maggiori riviste antologiche giapponesi, Blame! . Opera postapocalittica, da cui sarà tratto anche un lungometraggio per Netflix, dove tutta la capacità architettonica di Nihei esplode in paesaggi immensi che restituiscono sensazioni di perdita e claustrofobiche. Proclamatosi il maggiore fan nipponico di Halo Nihei si dichiarò entusiasta di essere coinvolto nel progetto.
Cosi come nella prima storia era narrato il contatto i Flood e i Covenant in Interruzione di quarantena la scena vede la fuga del sergente dei marine Avery Junior Johnson dai Flood, in una sequenza adrenalinica senza testi ma solo le onomatopee delle esplosioni e degli spari.
Seconda Alba su Nuova Mombasa
La quarta storia, molto toccante, è stata disegnata dal compianto Jean Giraud, scomparso poi nel 2012, noto a più come Moebius. Quasi superfluo è introdurre uno degli artisti più visionari del fumetto francese e la cui arte ha travalicato le frontiere divenendo noto in qualsiasi parte del globo per le sue opere: Blueberry, Arzach, il Garage Ermetico, L’incal solo per citarne qualcuna.
Introdotto al mondo di Halo dal figlio Raphael, grande fan del videogame, Moebius incontra a Parigi, dove si tiene una sua mostra insieme ad Hayao Myazaki, Maria Cabardo, una delle responsabili del progetto e accetta subito la sfida: realizzerà una storia con i testi sono di Brett Lewis (The winter man).
La vicenda viene narrata attraverso gli occhi di un giornalista che scrive notizie di propaganda per l‘UNSC. Si troverà suo malgrado ad essere coinvolto in una difesa strada per strada allestita dai cittadini a seguito dell’improvvisa invasione delle forze Covenant.
Diamo una rapida scorsa agli altri fumetti ambientati nel mondo di Halo.
Halo Uprising
Nel 2007 forte del successo avuto da Halo the Graphic Novel viene lanciata una miniserie dal titolo Uprising (Rivolta), disegnata da Alex Maalev e scritta da Brian Michael Bendis. Anche Bendis, autore premiato con 5 Eisner awards, il cosiddetto “Oscar del fumetto”, è un fan della serie. È un prolifico autore che spazia tra la scrittura per i fumetti e per il cinema dove ha collaborato alle varie realizzazioni per la trilogia di Iron man, per i Guardiani della Galassia, gli Avangers, Ant-Man. Spiderman: un nuovo universo, film che vince l’Oscar come Miglior Film d’animazione, è incentrato su Miles Morales, personaggio da lui creato in una miniserie a fumetti come Uomo Ragno dell’universo alternativo Ultimate. Alex Maalev è un disegnatore bulgaro che nella sua lunga e premiata carriera molto spesso lavorato con Bendis sin dai comuni esordi (Sam and Twich, Iron Man, Daredevil) ed ancora insieme hanno curato la trasposizione televisiva per Cinemax della serie loro serie Scarlet.
Uprising si svolge durante l’attacco al pianeta terra da parte dell’alleanza Covenant. Gli alieni cercano sulla terra la misteriosa “chiave di Osanalan” mentre MasterChief è in trappola all’interno di nave aliena.
Halo Helljumper
Peter David, autore con alle spalle numerose opere di fantascienza a cui si devono vari romanzi ambientati negli universi di Babylon 5 e di Star Trek. Nel 2009 scrive per la Marvel la sceneggiatura di Helljumper, storia che verrà disegnata da Eric Nguyen (The Eternals, Scarlet Witch, Quaicksilver). Una richiesta di aiuto spinge il team Alpha Nine dell’ODST (Orbital Drop Shock Trooper) di nella lontana colonia Ariel. Non vi è traccia degli occupanti, e due Spartan dovrano ricostruire gli eventi.
Halo Bloodline
Blood Line è un’unità di combattimento non convenzionale top secret dell’Office of Naval Intelligende dello UNSC, impegnata in missioni di sabotaggio e assassinio all’interno dello spazio occupato dai Covenant. Quando questo quartetto di super-soldati viene abbattuto, umani e alieni dovranno forgiare una scomoda alleanza. Scritta da Fran Van Lente (X-Men Noir, Marvel Zombies) e disegnato da Francis Portela, artista spagnolo di cui ricordiamo il suo lavoro su Faith, uno dei titoli più famosi della scuderia Valiant.
Questi ultimi visti sono stati tradotti a suo tempo e usciti anche per il mercato editoriale italiano. Rimangono per ora solo in inglese, limitandoci a citare alcune di successo, le serie : Initiazion, una miniserie di Brian Reed realizzata graficamente dall’italianissimo Marco Castiello (Civil War, Star Wars, Perry Rhodan) focalizzata sul personaggio di Sarah Palmer e della sua militanza nell’Odst ed Escalation, una lunga serie (24 episodi) incentrata sulle operazioni degli Spartan in giro per la galassia.
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